ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Extracosti, proposta ambientalista: "Una raccolta fondi fra i cittadini"

"Il prolungamento della metropolitana M5 da Milano a Monza resta un progetto strategico, ma non possiamo rimanere bloccati nel pantano...

L’agronomo Stefano Mauri

L’agronomo Stefano Mauri

"Il prolungamento della metropolitana M5 da Milano a Monza resta un progetto strategico, ma non possiamo rimanere bloccati nel pantano dei 589 milioni di extracosti". L’ambientalista monzese Stefano Mauri lancia un appello per superare l’impasse, proponendo soluzioni innovative e richiamando all’azione cittadini, istituzioni e imprese. Mauri – agronomo esperto e socio del Gruppo naturalistico della Brianza –, accoglie con favore le recenti dichiarazioni del presidente di Assolombarda, che si è detto disponibile a favorire il dialogo per il progetto. Partendo da questo, propone che l’associazione imprenditoriale si ponga alla guida delle 13 realtà di categoria che, lo scorso 16 maggio, hanno firmato un documento per sollecitare il ministero a procedere con il prolungamento. Per Mauri, quello dei 589 milioni da trovare in aggiunta al miliardo e 300milioni già stanziati, non è un ostacolo insuperabile, se si considera la ricchezza di Monza e Brianza, terza provincia italiana per reddito. Per questo propone una soluzione audace: una raccolta fondi tra i cittadini. "Stimando 200.000 passeggeri potenziali e 30.000 veicoli tolti dalla circolazione, con benefici ambientali e per il benessere collettivo, i 589 milioni equivarrebbero a circa 3.000 euro per passeggero - calcola l’attivista -. Spalmati su 8-10 anni, significherebbe un contributo di 300 euro annui a persona, un investimento che potrebbe essere trasformato in abbonamenti al trasporto pubblico o in azioni di un partenariato pubblico-privato". Diverso il discorso se si conta solo su possibili stanziamenti pubblici dello Stato. Rispetto a questa ipotesi l’ottimismo diventa realismo a tinte grigie.

Mauri richiama all’attenzione un aspetto critico sollevato da Giorgio Majoli di Legambiente Monza qualche mese fa: secondo uno studio del 2014 dell’ufficio statistica del Comune di Monza, la M5 servirebbe circa 11.000 pendolari giornalieri, a fronte di una capacità di trasporto di 11.700 persone all’ora. "Un dato che pone un interrogativo: la linea garantirebbe un rapporto costi-benefici favorevole?". E si chiede se non sia più razionale deviare i fondi disponibili verso il potenziamento della rete ferroviaria. In particolare mettendo a cantiere un sistema ferroviario più capillare, con snodi strategici come Seregno-Malpensa a ovest, Lecco-Orio al Serio a est, e stazioni nei quartieri monzesi di San Fruttuoso, Triante, San Biagio e Libertà-Stadio.

Alessandro Salemi