I ciclisti fiutano l’aria Via alla campagna di monitoraggio dei veleni di Lissone

Rilevatori fai-da-te nei punti a rischio su iniziativa di Equibici

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di Fabio Luongo

Hanno piazzato una sorta di centralina di rilevamento sulla finestra di casa, in 8 diversi punti del territorio, e lì resterà per un intero mese, per raccogliere dati precisi con cui monitorare la qualità di ciò che quotidianamente i lissonesi respirano. L’aria della città finisce sotto il controllo dei cittadini su iniziativa dell’associazione cicloambientalista Equibici, in tandem con l’associazione gemella AbcDesio e con il circolo Legambiente Roberto Giussani, che effettueranno misurazioni analoghe sul loro territorio. A monitorare la qualità dell’aria saranno direttamente gli abitanti, grazie a campionatori passivi, semplici dispositivi di misurazione collocati ad almeno un paio di metri d’altezza. Per tutto febbraio e fino al 4 marzo verrà tenuta sotto controllo la concentrazione in atmosfera del biossido di azoto, il cosiddetto NO2, un gas considerato molto nocivo per la salute. Sarà rilevata la sua presenza vicino alle abitazioni, alle scuole e ai posti di lavoro. I campionatori verranno poi analizzati in laboratorio per ottenere i dati. "L’obiettivo – spiegano i promotori – è ottenere una mappa dettagliata della qualità dell’aria nelle aree monitorate", per poter informare meglio residenti e amministrazioni sulla situazione, "e contribuire così all’attivazione di misure di riduzione degli inquinanti atmosferici". L’iniziativa nasce dall’adesione di Equibici e AbcDesio alla campagna “Salviamo l’aria - NO2 No Grazie!“, un progetto di scienza partecipata organizzato dall’associazione Cittadini per l’aria. Già 3 anni fa Equibici portò avanti i controlli: in quel caso, nonostante il lockdown per il Covid, il 75% dei campionatori aveva superato il limite di legge di 40 microgrammi di biossido d’azoto per metro cubo d’aria, mentre il 100% era sopra la soglia dei 20 microgrammi, già dannosa per la salute.