"Chiudete i bagni della stazione o fate pagare l’ingresso, come avviene in alcune stazioni di Milano. Soprattutto la mattina è un disastro: i servizi igienici sono diventati le stanze dove i tossicodipendenti si iniettano la dose lasciando siringhe e sangue ovunque, e dove i senza fissa dimora si lavano mentre entrano le persone. Anche adesso che siamo in lockdown". La denuncia arriva da alcuni lavoratori della stazione di Monza che, già in passato, avevano lamentato questo tipo di degrado.
"Soprattutto in questo momento di emergenza sanitaria abbiamo paura - spiega uno degli addetti -. L’azienda ci fornisce i dispositivi di protezione individuale, ma il rischio di infettarsi è altissimo. Nei giorni scorsi abbiamo trovato in bagno una ragazza seminuda che si stava drogando. La mattina presto incontriamo anche uomini che si vanno a lavare nei bagni delle donne, o che utilizzano il lavandino come orinatoio". I lavoratori avvisano la Polizia ferroviaria, oltre a fare segnalazioni ai vertici dell’azienda. "Temiamo di ammalarci o di essere colpiti. L’unica soluzione è chiudere i bagni della stazione, come in altre stazioni. O far pagare l’ingresso, mettendo un responsabile".
Barbara Apicella