G.G.
Cronaca

Andrea Gandini: chi è il rappresentante runner che ha vinto la Monza-Resegone

Il 36enne brianzolo fa il bis nella massacrante competizione: “Fantastico correre e tagliare il traguardo per primo davanti alla mia gente”

Un momento della Monza-Resegone

Ha iniziato a correre tardi, ma non si è più fermato. Andrea Gandini domenica si è aggiudicato la Monza-Resegone, corsa massacrante, per il secondo anno consecutivo. 

"Corro da 8 anni - racconta il 36enne -, ma ho sempre fatto sport. Prima giocavo a rugby, l’avvicinamento al mondo della corsa è arrivato per caso: quando abitavo in Valtellina, per motivi di lavoro, non avendo la possibilità di dedicarmi allo sport e avendo poco tempo, ho iniziato a fare un po’ di attività fisica. Prima la bici, poi la corsa. I risultati? All’inizio direi tragici, ma col tempo mi sono appassionato".

Dalla corsa in pausa pranzo ha iniziato a fare un pensierino a qualche gara. "La prima occasione - racconta - è stata la mezza maratona di Monza, la mia città. Da lì gare sempre più impegnative". Nel 2022 ha disputato addirittura cinque maratone. Oltre alla Monza-Resegone, ha provato anche l’emozione della maratona di New York.

"Quest’anno ho deciso di cambiare i programmi, per correre meno e puntare di più sulla qualità". I riscontri cronometrici sono di altissimo livello. Il suo personale sulla maratona è di 2h38’40’’, 25 minuti in più rispetto agli atleti della nazionale. "Io nella vita faccio altro - afferma Gandini - sono rappresentante di un’azienda di articoli sportivi. Vero, ho la fortuna di fare sport e di sapere di cosa parlo al cliente. Gli allenamenti? Frequenti, anche alzandomi il mattino alle 5, o mettendo una lampada frontale per correre di sera. Ho la fortuna di avere una moglie che mi sopporta, forse perché fa sport anche lei (triathlon)".

Il prossimo impegno sarà la maratona di Galway in Irlanda in ottobre. "Poi, naturalmente, la Monza-Resegone nel 2024 - incrocia le dita -. Sarà un’edizione molto competitiva perché è quella del centenario. Di sicuro la Monza-Resegone è la mia maratona preferita. Innanzitutto perché è una corsa di squadra, si crea affiatamento con i compagni durante l’allenamento e per sostenersi.

E poi perché vedere tutto il pubblico lungo il percorso, gente di tutte le età che incita e che festeggia qualsiasi corridore, è impareggiabile. È la mia gente, sono i brianzoli che dimenticano la frenesia del lavoro e partecipano emotivamente alla corsa più bella del mondo. Correre con loro e per loro è qualcosa di indimenticabile".