Haier investirà 10 milioni sulla fabbrica Candy di Brugherio

Sarà portata a Brugherio una produzione di lavatrici da incasso di alta gamma per guadagnare posizioni nel mercato europeo

Nella fabbrica della Candy a Brugherio lavorano circa 400 operai

Nella fabbrica della Candy a Brugherio lavorano circa 400 operai

Brughario (Monza e Brianza), 6 novembre 2020 - Dieci milioni di euro di investimenti per la fabbrica Candy nel 2021. Lo hanno deciso i vertici di Haier, il colosso cinese che dal 2018 è proprietario del marchio di elettrodomestici brianzolo. "Una cifra mai vista in precedenza e che ci conferma, nonostante le difficoltà generali legate alla pandemia di Covid, la volontà del gruppo cinese di puntare sul sito produttivo brianzolo", ha spiegato il segretario generale della Fiom Cgil Brianza, Pietro Occhiuto poche ore dopo il periodico incontro informativo dell’azienda con i sindacati.

Non che la fabbrica di Brugherio vada a gonfie vele (i livelli produttivi previsti per il 2020 non sono stati raggiunti), ma certamente va molto meglio di quello che ci si poteva aspettare con la crisi legata al Coronavirus che non ha risparmiato il mercato degli elettrodomestici. Tanto che in questo momento (e sarà così fino almeno a fine anno) gli operai che avrebbero dovuto essere in cassa integrazione Covid (erano previste 24 ore lavorative a settimana) stanno lavorando invece a pieno regime: 8 ore al giorno. Una cosa che da queste parti non si vedeva da una decina d’anni.

«A fine 2020 saranno prodotte 430mila lavatrici. Una cifra non distante dall’obiettivo fissato dal piano industriale di Haier che ne prevedeva 450mila per quest'anno", spiega Occhiuto che aggiunge: "Certo occorre dire che su questi volumi ha inciso il fatto che a inizio 2020, con le fabbriche cinesi ferme per il Coronavirus, qui in Brianza erano state costruite 70mila lavatrici in più per sopperire al calo produttivo degli impianti d’estremo oriente".

Non sarà dunque facile rispettare i volumi previsti dal piano aziendale per il 2021: 500mila lavatrici. Molto dipenderà anche dall’evoluzione della pandemia a livello europeo e dal suo impatto sul mercato degli elettrodomestici ma "la decisione di investire 10 milioni di euro in particolare sulle linee produttive fa capire che Haier ritiene la fabbrica di Brugherio centrale nel progetto di espansione sul mercato continentale degli elettrodomestici dove Haier, che attualmente occupa il quinto posto, vuole salire in graduatoria. Per questo, dopo aver recentemente riportato in Italia la produzione di 100mila lavatrici che la precedente storica proprietà della famiglia Fumagalli aveva spostato in Cina, ora i vertici hanno annunciato che saranno realizzate in Brianza anche lavatrici a incasso di alta gamma a marchio Haier", spiega Occhiuto.

Certo i 130 esuberi annunciati 4 anni fa e “congelati“ sino ad ora grazie a contratti di solidarietà e cassa integrazione non sono stati scongiurati, ma gli investimenti previsti e il fatto che ora i circa 400 operai attuali stiano lavorando a pieno regime lasciano, nonostante tutte le difficoltà del periodo, un cauto di ottimismo.

L’obiettivo “zero esuberi“ è infatti legato al raggiungimento degli obiettivi del piano aziendale e in particolare ai 500mila elettrodomestici realizzati nel 2021. Una quota che, tenute conto di tutte le difficoltà del momento, non sarà facile centrare "ma gli impegni e gli investimenti presi dall’azienda ci lasciano sperare si possa raggiungere un traguardo che è frutto soprattutto dell’impegno di centinaia di lavoratori e della loro professionalità", conclude Occhiuto. Intanto fino a marzo, in base a quanto stabilito dal governo, ci sarà a disposizione la cassa Covid nella speranza che non debba servire visto che nell’ultimo mese, e sino a fine anno, le tute blu hanno lavorato e lavoreranno a pieno regime.