Guerra di foto contro Pedemontana. Lo slogan: "Teniamoci la bellezza"

Una maratona di immagini da inviare all’assessora Terzi per convincere la Regione a fare marcia indietro. Armati di smartphone gli attivisti stanno immortalando decine di angoli verdi "destinati all’estinzione".

Guerra di foto contro Pedemontana. Lo slogan: "Teniamoci la bellezza"

Guerra di foto contro Pedemontana. Lo slogan: "Teniamoci la bellezza"

Un colpo d’occhio "su tutto quello che non ci sarà più" e una lettura sociologica per convincere il Pirellone a ingranare la retromarcia su Pedemontana. Il Comitato “Ferma ecomostro D breve“ di Vimercate e tutti gli altri contrari all’opera hanno lanciato #teniamocilabellezza, una performance fotografica che finirà sul tavolo dell’assessora regionale alla Mobilità Claudia Maria Terzi.

È la sua mail che gli attivisti indicano ai partecipanti - centinaia ormai - che armati di smartphone stanno immortalando decine di angoli "destinati all’estinzione". "Due generazioni fa nessuno si sognava di fare uno scatto in campagna – spiega Mauro Colombo, sindaco di Bellusco – i campi erano ancora sinonimo di povertà e fatica e la gente preferiva ricordarsi le prime comunioni. Oggi, fissiamo continuamente il panorama e la chiave è quella del parco, cioè del bene da tutelare. Speriamo che Palazzo Lombardia capisca che è fuori tempo. Avrebbe dovuto costruire l’autostrada 40 anni fa, adesso è vecchia". Un modo diverso dalle assemblee e dai picchetti "di difendere il nostro paesaggio". Nel mirino, "la nuova tratta", "questo percorso è un errore, sventerà l’ultimo corridoio verde rimasto senza benefici per le comunità – ribadisce Colombo – la rete ecologica che corre nel Parco Agricolo Nord Est è una linea ininterrotta che unisce il nostro territorio". Parere unanime, già portato avanti dagli 11 sindaci della Brianza Est che hanno dato incarico a un avvocato per far sentire "la voce di 105mila persone". "Abbiamo illustrato le ragioni del nostro dissenso a Milano e a Roma – ricorda il primo cittadino – le corsie sono una cesura senza precedenti in un’area che ha tutto in comune: storia, cultura, ambiente. E l’alternativa c’è: il potenziamento della Tangenziale Est. Siamo in attesa della decisione definitiva del Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile".

È sul destino del Parco Agricolo Nord Est "consumato per il 70% dalla nuova infrastruttura" che si concentra l’attenzione generale. "Lo ripeteremo senza sosta – assicurano le amministrazioni – abbiamo conservato il polmone per poterne godere, non per riempirlo di cemento". E con loro un esercito di amatori che senza rendersene conto sta scrivendo un romanzo per immagini di quello che "rischia di essere un paradiso perduto".