VERONICA TODARO
Cronaca

Guerra ai veleni sotto le case Ex Cromotecnica, il sollievo Arrivano i soldi della bonifica

La Regione stanzia 250mila euro per rimuovere le vasche di rifiuti pericolosi dall’area dismessa. Il terreno, un tempo occupato dall’impresa di lavorazione metalli, è in un quartiere residenziale.

Guerra ai veleni sotto le case Ex Cromotecnica, il sollievo Arrivano i soldi della bonifica

di Veronica Todaro

In arrivo 250mila euro per la bonifica della ex Cromotecnica. Ad approvare lo stanziamento la Regione, su iniziativa dell’assessore all’ambiente e al clima Giorgio Maione, all’interno di un più ampio progetto da 5,9 milioni di euro per la realizzazione degli interventi di bonifiche ambientali sul territorio lombardo. Il Comune di Nova è tra i beneficiari del contributo, avendo ricevuto un finanziamento già nel 2018 per la realizzazione della caratterizzazione del sito di via Silvio Pellico, ossia per la mappatura dello stato di contaminazione dell’area. Una volta eseguita questa, nel 2021 l’Amministrazione aveva approvato il documento di analisi di rischio e il progetto di bonifica con le misure di messa in sicurezza permanente.

Ora ecco il nuovo finanziamento per la realizzazione dell’intervento di bonifica. "Si tratta di un intervento importante per il nostro territorio - sottolinea il consigliere regionale Jacopo Dozio - che testimonia ancora una volta l’attenzione della giunta Fontana, e dell’assessore Maione in particolare, per le problematiche ambientali, affrontate sempre con serietà e concretezza, senza inutili interpretazioni ideologiche".

L’area contaminata e dismessa, in cui in passato era insediata la Cromotecnica Carraro che si occupava della lavorazione dei metalli, chiusa da oltre 20 anni, si trova in zona a destinazione residenziale. A occhio nudo non si vede nulla, solo un terreno recintato, in un’area su cui si pensava che i terreni fossero già stati bonificati, là dove si trovano vasche di cromo interrate.

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La scoperta della mancata bonifica era avvenuta quando sui muri perimetrali di una casa nei pressi del terreno erano comparse vistose macchie gialle. Da lì le indagini: sull’area erano stati rilevati rischi sanitari legati a cromo, nichel e cianuri. Già nel 2017 il Comune aveva iniziato a operare direttamente, in sostituzione dei soggetti responsabili dell’inquinamento e dei proprietari dell’area contaminata, avviando il procedimento di bonifica. Trattandosi di inquinamento storico, si era reso necessario approfondire le analisi a suo tempo effettuate e aggiornare il piano di caratterizzazione. Per tali operazioni, il municipio aveva chiesto un contributo alla Regione, che aveva concesso 34.706 euro, consentendo l’intervento. Nel 2019 era stato approvato il piano di caratterizzazione.

A giugno del 2020 il tecnico incaricato dal Comune, il geologo Umberto Puppini, aveva elaborato una prima proposta di “progetto esecutivo di bonifica con messa in sicurezza permanente“, trasmessa insieme alla convocazione della conferenza dei servizi, in cui i vari enti interessati hanno esaminato la documentazione. Da lì i passi sono stati molteplici, fino ad arrivare al documento definitivo per l’approvazione del progetto di bonifica. Ora il Comune dovrà avviare la procedura per selezionare l’impresa che dovrà dare attuazione alla bonifica.