Guarita, vaccinata e senza Green pass: l’odissea di una farmacista monzese

Vittima della burocrazia, esonerata dopo la prima dose. Diversi casi come il suo

Manuela Madureri ha tutte le carte sanitarie in regola, ma non il green pass

Manuela Madureri ha tutte le carte sanitarie in regola, ma non il green pass

Monza, 21 agosto 2021 - Falle nel sistema autorizzano il green pass a chi ha fatto solo una dose di vaccino e lasciano nel limbo molti di coloro che hanno avuto il Covid, un sola dose di siero e poi l’esonero, ma restano imbrigliati nel dedalo di normative. È il caso di Manuela Madureri, farmacista monzese che ha avuto il Covid a fine ottobre 2020, ha fatto una sola dose di vaccino e poi è stata esonerata dall’hub vaccinale, ma non riesce ad ottenere il green pass, lo stesso che stampa per tanti utenti in farmacia. Come racconta la dottoressa a febbraio, in quanto operatore sanitario, è stata vaccinata con Astra Zenaca (il lotto che poi è stato ritirato). Con il vaccino ha avuto effetti collaterali, definiti gravi dal Ministero della Sanità: gola che si gonfiava, 40 di febbre, dolori muscolari che non permettevano di dormire, trascinati per tanto tempo e tuttora lividi sulle gambe che compaiono dal nulla.

"Non sono no vax - dice - ho fatto tutte le vaccinazioni e anche i miei figli, ma sapevo che avendo avuto il Covid a ottobre, era passato troppo poco tempo e il vaccino avrebbe scatenato una bomba atomica nel mio organismo e così è stato". A maggio si è presentata per la seconda dose all’ex Philips, dove è stata esonerata. Alla luce delle nuove normalitve era risultato sbagliato farle il vaccino a 47 anni, soprattutto così a poca distanza dalla malattia. Chi ha fatto il Covid e rientra nella finestra temporale da 3 a 6 mesi, non ha bisogno della seconda dose. Adesso certificato di vaccinazione della prima dose e certificato di esonero a maggio non bastano per entrare in ristoranti e luoghi pubblici. "Da giugno - racconta - non ho ricevuto il green pass e perdo ore al telefono con numeri ufficiali che non rispondono, mail al ministero della Salute, ad Ats e al centro vaccinale e un carosello di scarica barile fra enti, dovuto al cambio di norme".

Finalmente ascoltata dal Ministero della Salute ha saputo che non occorre per forza il green pass per entrare nei locali pubblici, ma gli esercenti non lo sanno, hanno solo l’App per verificare il documento verde. "Faccio appello alle autorità - dice la farmacista - perché diano istruzioni diverse agli esercenti: chi ha esoneri o ha completato il percorso vaccinale deve poter esibire i propri documenti, anche diversi dal green pass". Storia analoga quella raccontata da Nadia Citterio, relativa al figlio Matteo, 26 anni. Anche lui ha avuto Covid, ha fatto la prima dose Pfizer, è stato esonerato dalla seconda, ma non riceve il green pass, perché il sistema non prevede l’esonero. Anche in questo caso telefonate ad Ats, Regione e Ministero non sbloccano la situazione.