Monza, la festa del Gp parte male: stop alla ruota panoramica e al luna park

La Soprintendenza boccia la grande attrazione con vista sull'autodromo. Sigilli al cantiere della Fan Zone

La soprintendenza ha bloccato il progetto della ruota panoramica a Monza

La soprintendenza ha bloccato il progetto della ruota panoramica a Monza

Monza - Falsa partenza per il luna park dei motori destinato a celebrare i cent’anni della leggendaria pista di Monza. La Procura ha messo i sigilli al cantiere dell’area da 40mila metri quadrati destinata ad ospitare la Fan zone del pubblico del Gran premio di Formula 1 tra il 9 e l’11 settembre. I motivi: violazione edilizia/urbanistica dei campi di padel e la presenza di container in zona paesaggistica vincolata. 

Rischia di non arrivare in tempo utile e di trasformarsi in un grosso flop un progetto ambizioso, quello destinato a celebrare l’autodromo, con un vero e proprio villaggio dei divertimenti all’insegna dei motori da ricavare al Parco nel prato del Roccolo, in un’area compresa tra l’anello di Alta Velocità e il rettilineo che segue la curva Ascari. Zone da sempre delicate, poiché inserite nel contesto di un parco storico sotto tutela come quello nato ai primi dell’Ottocento per decreto di Napoleone. E ora, a nemmeno un mese dalla festa del popolo della Formula 1, è tutto bloccato.

Il progetto annunciato ufficialmente nei giorni scorsi dall’autodromo prevede una ruota panoramica alta 32 metri, dalla quale poter assistere con un brivido in più allo sfrecciare dei bolidi della F1, due campi da padel, piste per bambini, punti di ristoro, spazi per simulazioni, palchi per concerti e postazioni per ospitare uno dei dieci dj più famosi al mondo, il cui nome è ancora top secret.

In municipio però la comunicazione dell’avvio dei lavori è arrivata tardi, mentre la Soprintendenza ha già detto no alla ruota panoramica, poco consona al complesso monumentale Parco Villa Reale. La Sias, che gestisce l’impianto per conto dell’Automobile club, ha già prodotto altra documentazione sperando in un ripensamento. Intanto però a Monza è intervenuta la Procura, con la polizia locale e la polizia provinciale arrivate a mettere l’area sotto sequestro.

Il sindaco Paolo Pilotto, anche presidente dell’ente gestore di Parco e Villa Reale, segue la questione con attenzione. "Il percorso amministrativo potrebbe risolversi in poco tempo, sento il presidente della Sias tutti i giorni, ma il sequestro è nelle mani della Procura - dice - La Sias si è mossa chiedendo alcune autorizzazioni alla Soprintendenza, ma omettendo la comunicazione al Comune fino a questa settimana – riassume il sindaco –. Alcuni cittadini a fine settimana scorsa hanno segnalato la presenza di manufatti, come la gettata di cemento per i campi di padel. È intervenuta la polizia locale, che ha segnalato il caso agli uffici tecnici, dove non ne sapevano nulla. È partito così un percorso obbligato: il testo uico dell’edilizia prevede una serie di passaggi, e per tutelare l’ente la polizia locale ha fatto una segnalazione alla Procura".

Sias si era invece mossa solo con la Soprintendenza, ottenendo il via libera alle opere provvisorie e il no alla ruota, e col consorzio, chiedendo in una lettera di poter effettuare alcuni interventi al Roccolo. Quando ha bussato al municipio con una comunicazione allo sportello attività produttive e una allo sportello unico edilizio, il cantiere era già partito. Venerdì il dirigente ha firmato un’ordinanza di sospensione lavori chiedondo un supplemento di documenti, oltre al parere paesistico del Parco della Valle del Lambro.

Dall’autodromo al momento non ci sono commenti. La questione è delicata. "Per quanto riguarda il Comune, basta che l’autodromo produca i documenti richiesti e si va avanti – conclude Pilotto –  Ma l’altra questione è della Procura".