CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Giovani chef crescono. La scuola Borsa apre alla città il nuovo ristorante

Il bar creato con l’aiuto della Fondazione Camerani e Pintaldi. E il progetto prevede anche la nascita di serre e dell’orto verticale.

La scuola Paolo Borsa di Monza rifà il look a bar e ristorante didattico, con l’aiuto della Fondazione Camerani e Pintaldi. La fondazione costituita nel 2019 dopo la morte di Elisabetta Pintaldi e del marito imprenditore Pino Camerani ha deciso di finanziare tramite una donazione il rinnovamento sostanziale dei percorsi formativi del Centro di formazione professionale monzese e ha messo a budget 300mila euro di cui 150mila spesi nei mesi scorsi per rimodernare il ristorante didattico nel dehors (26 posti perti alla città su prenotazione) che aprirà i battenti al territorio giovedì 26 e il bar didattico.

Nel bar è stata installata una pedana larga in cui possano lavorare 4 ragazzi per volta, la postazione per i cocktail, per formare i futuri bar tender, la macchina da ghiaccio, una lavastoviglie moderna e la postazione per i dolci, per sfornare croissant freschi tutte le mattine, da mettere a disposizione dei compagni di scuola. Tutto come un vero bar moderno dove poi i ragazzi andranno a fare il tirocinio. Inoltre sono stati realizzate e sono operative 25 postazioni informatiche, fruibili da tutte le classi, con nuovi arredi, Pc di ultima generazione e una nuova aula per studenti del primo anno del percorso di operatore informatico, completamente cablata, funzionale ed efficiente. "A breve aprirà il ristorante – anticipa la direttrice della scuola Borsa, Barbara Vertemati – poi speriamo di poterci occupare anche della filiera agricola, con una serra e un orto verticale".

"In Italia mancano barman, cuochi, camerieri, falegnami, tappezzieri, elettricisti giardinieri e informatici – fa notare Gisella Vegetti, presidente della Fondazione –. Formare i ragazzi per queste professioni dovrebbe essere una delle priorità della scuola e soprattutto di quella professionale, anche per attenuare il fenomeno della dispersione scolastica alle superiori (212,5% in Italia e 12,2% in Lombardia)".

"Per la città è una ricchezza quando istruzione, formazione, istituzioni, volontariato e terzo settore si parlano – fa osservare il sindaco Paolo Pilotto –. A breve la biblioteca di Cederna in via Zuccoli si libera per trasferirsi in via Cederna in uno spazio da mille metri quadrati dietro le case storiche dell’’800 e ‘900. Quindi alcune delle attività della scuola Borsa troveranno posto in via Zuccoli. Poi troveremo altri edifici pubblici non utilizzati che possano tornare a vivere, per corsi di falegnameria ed ebanistica. Sono 105 gli edifici pubblici già in uso, di cui 65 per scuole".