Gianetti, respinto ricorso contro licenziamenti. I giudici: "Decisione azienda legittima"

I sindacati: sentenza che non rende giustizia ai 152 lavoratori rimasti senza lavoro

Licenziamenti Gianetti

Licenziamenti Gianetti

Monza, 12 ottobre 2021 - Il Tribunale del Lavoro di Monza ha respinto il ricorso presentato dai sindacati contro il licenziamento dei 152 lavoratori della Gianetti Ruote, società di Ceriano Laghetto, definendo la decisione dell'azienda legittima. Ad impugnare il provvedimento, i licenziamenti sono stati comunicati via email, sono stati Fiom Cgil Brianza, Fim Cisl Milano-Brianza e Uilm Milano Monza e Brianza. "Quella di oggi è una sentenza che non rende giustizia ai 152 lavoratori della Gianetti che sono stati ingiustamente licenziati", ha detto Pietro Occhiuto, segretario generale Fiom Cgil.

Con ricorso ex art. 28 della legge 300/1970, depositato il 29 luglio scorso, le organizzazioni sindacali avevano presentato ricorso contro il provvedimento di chiedendo di accertare e dichiarare l'illegittimità della procedura di licenziamento collettivo per cessazione di attività e chiusura dello stabilimento avviata da Gianetti Fad Wheels in quanto comunicata a mezzo telegramma agli addetti presso lo stabilimento di Ceriano Laghetto in violazione di norme della legge 223 del 1991 e del cnnl dei metalmeccanici.

Uilm: Ci riserviamo di impugnare la sentenza

La decisione del Tribunale di Monza di respingere il ricorso presentato dai sindacati sulla vertenza della Gianetti Ruote "colpisce purtroppo 150 lavoratori, precipitandoli nella disperazione e condannandoli a un licenziamento che noi continuiamo a reputare ingiusto. Ci riserviamo di impugnarla". Il commento arriva in una nota dal segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, Gianluca Ficco, e da Vittorio Sarti, segretario della Uilm di Milano. "Rammarico" e "amara sorpresa": sono queste le sensazioni che i due sindacalisti hanno provato leggendo la sentenza. Tuttavia, "la nostra battaglia per fermare l'atteggiamento predatorio di quelle imprese che si dimostrano prive di ogni responsabilità sociale - concludono- proseguirà in ogni sede giudiziaria, sindacale o istituzionale".