Gas ed elettricità, i costi pesano anche su ospedali e ambulatori

Vimercate, l’Asst corre ai ripari grazie alle risorse accantonate per l’emergenza

Caro gas, emergenza anche in ospedale

Caro gas, emergenza anche in ospedale

Confronto anno su anno impietoso, stangata del gas sugli ospedali e gli ambulatori dell’Asst Brianza: la bolletta esplode e l’Azienda corre ai ripari, la direzione ha già accantonato le risorse necessari per fare fronte agli aumenti incontrollati. Da luglio 2021 a giugno 2022 erano stati messi da parte 2 milioni 400mila euro per pagare il conto energetico, stime frutto di consumi consolidati, ma una cifra di poco inferiore, 2 milioni 75mila euro, è stata spesa solo da luglio 2021 a dicembre dell’anno scorso, e da gennaio a giugno 2022 si è già stato sfondato il tetto dei 3 milioni.

E per fare fronte a nuovi temuti rincari "la guerra in corso riduce la disponibilità di materia prima" e a eventuali conguagli relativi al giugno scorso sono già stati impegnati 4 milioni. Una delibera firmata dal direttore generale Marco Trivelli certifica la crisi. Proprio ieri da Rho la Regione ha rilanciato l’allarme sulle corsie "energivore" che rischiano di rendere i conti insostenibili e con Putin che chiude le forniture all’Europa la situazione diventa sempre più difficile. Non ci sono solo aziende e famiglie in difficoltà, "ma anche i servizi sanitari", sottolinea la direzione. Il Pirellone chiede aiuti per le bollette, gli ospedali sono in cima alla lista delle attività a rischio alla luce dei prezzi schizzati alle stelle, che "mettono in crisi la sostenibilità delle strutture".

Non c’è tregua "gas ed elettricità sono alla base di tutto quello che facciamo all’interno dei presidi", sottolinea l’Asst, un gigante con cinque sedi - nell’organigramma ci sono pure Giussano e Seregno - tre presidi, Vimercate, Desio e Carate, 15 poliambulatori e 50 strutture sparse sul territorio, dove sono al lavoro 3.500 dipendenti che fatturano 385milioni l’anno. Un tran tran sconvolto due anni fa dal virus venuto dalla Cina e che si è ricostruito poco alla volta fra presenza contingentate e percorsi separati, fino a ritornare ai 200 accessi al giorno al pronto soccorso nella sola Vimercate e 40 interventi in sala operatoria, un’attività frenetica che con la crisi energetica mostra un’altra faccia difficile.

Si fa fronte all’emergenza aspettando le contromisure del governo, "non quello nuovo, non c’è tempo, - dicono a Palazzo Lombardia - ma quello in carica. Servono un tetto al prezzo e aiuti immediati, un decreto urgente che vada incontro anche ai nostri ospedali".