Francesco, un genio per le menti differenti: il suo cortometraggio trionfa ad Assolombarda

Il 22enne di Usmate ha realizzato 'Menti differenti', un'opera delicata che ha conquistato la giuria

Francesco Magni (al centro) durante la cerimonia di premiazione

Francesco Magni (al centro) durante la cerimonia di premiazione

Monza, 25 novembre 2019 - Quando ha accettato la sfida sapeva solo che fra le più grandi menti della storia c’erano degli Asperger: Isaac Newton, Charles Darwin, Albert Einstein, e più vicini, Steve Jobs, il fondatore della Apple, e Greta Thumberg, la sedicenne svedese che guida i giovani nella battaglia mondiale per la difesa del pianeta. Ma poi si è messo a studiare ed è riuscito a condensare «il poco che la sindrome toglie e il molto che aggiunge» al cortometraggio con cui ha vinto “Visioni di impresa”, all’interno del progetto “Genio & Impresa” di Assolombarda, il concorso lanciato dagli industriali per celebrare Leonardo a 500 anni dalla sua scomparsa.

Obiettivo, selezionare “cervelli” capaci di modernizzare. Il genio in questo caso ha 22 anni, si chiama Francesco Magni, è uno studente di Usmate del Naba, corso di graphic design. E’ suo il cortometraggio “Menti differenti”, un’opera delicata – spiegano le motivazioni del premio, con la quale ha conquistato la giuria. Il riconoscimento è andato alla fondazione “Un futuro per l’Asperger” che ha aderito attraverso Illca, azienda gestita da Massimo Montini, presidente della onlus e di Scuola Futuro Lavoro, il primo istituto in Europa che offre una preparazione altamente specializzata agli studenti con questa forma di autismo, inaugurato a Milano nel settembre scorso. Un padre che ha deciso di mettersi in gioco per regalare al figlio e a tanti altri ragazzi come lui l’agognata autonomia. All’inizio, quasi un’utopia, ora un sogno realizzato. Ad aiutare Francesco, Pietro Puccio, docente di illustrazione del suo ateneo, che lo ha seguito passo dopo passo nel realizzare il filmato. Ma per creare, è stato necessario capire: la preferenza degli Asperger per la routine, la loro resistenza al cambiamento. E ancora, la criticità a relazionarsi che rende difficile certificarla da piccoli, quando la comunicazione non verbale compensa i primi segnali. E, poi, la loro memoria prodigiosa, che qualche volta, però, può creare problemi, proprio a scuola.

«Per portare a termine il corto mi sono documentato. Ho ricevuto informazioni e materiale da Scuola Futuro Lavoro, ho letto molto e partecipato a conferenze – racconta Francesco -. Adesso, è mia intenzione frequentare i corsi della scuola dal momento che sono aperti a tutti». Attraverso diverse installazioni, l’opera del giovane filmaker fa comprendere con un linguaggio semplice e immediato come siano “le menti differenti”, come cataloghino le esperienze, come vivano le loro emozioni. «Ci sono mille sfaccettature, ho cercato di tradurre nelle mie opere tutte le scoperte che ho fatto mentre approfondivo. Il primo ostacolo da abbattere è la superficialità. Quando mi sono accostato a questo impegno sapevo solo ciò che si sente dire su questa condizione, molto poco, in realtà. E invece è un mondo da scoprire».

Il film va proprio in questa direzione: combatte il pregiudizio e informa. Nello spirito dell’iniziativa in cui affonda le radici, dedicata a capitani di industria capaci di fare un salto di qualità. Fra loro senza dubbio Montini, esempio di intuizione e concretezza nel centrare l’obiettivo. Come il giovane Magni che in pochi semplici passaggi – ma per dare loro forma ci sono voluti mesi concitati di lavoro – ha portato le menti differenti al grande pubblico. Genio e impresa, appunto.