Formula 1 a Monza: obiettivo 60mila spettatori in tribuna. Con il green pass

Sticchi Damiani (Aci): "Aspettiamo indicazioni per aprire la prevendita". Quella del 12 settembre sarà la centesima edizione del Gran Premio

Folla ferrarista a Monza

Folla ferrarista a Monza

Monza - Pass al collo, green pass in mano. Monza spera di riempire almeno tutte le tribune. Senza distanziamento. Il Gran premio d’Italia di Formula Uno del 12 settembre si avvicina, ma "la situazione è in evoluzione di giorno in giorno. Certo è che il decreto firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi sul green pass per l’Europa è un’importantissima pietra miliare nell’avvicinamento al liberi tutti". Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile club d’Italia, sta "pazientemente aspettando" indicazioni più precise da parte del Governo per poter aprire la prevendita dei biglietti dell’edizione numero 100 del Gran premio d’Italia. La speranza è di "poter essere autorizzati ad aprire le tribune a chi è dotato di green pass creando una sorta di bolla bianca". E il passaporto sanitario con cui è possibile viaggiare liberamente non soltanto in Italia, ma pure in altri Paesi dell’Unione europea, "consentirà anche agli appassionati stranieri di seguire il Gran premio direttamente in autodromo".

Ancora incerto, al momento, il coefficiente di riempimento, "non sappiamo, ma con il green pass confido che non ci saranno restrizioni". Prospettive che, allo stato dell’arte, sono più che altro speranze. E oggi appare premiata la scelta di aspettare ad aprire la vendita dei biglietti limitandosi al tetto del 25% della capienza massima: "Considerato come sta procedendo la campagna di vaccinazione, probabilmente ce ne saremmo pentiti". Invece si va verso il riempimento dei circa 60mila posti in tribuna al momento disponibili in autodromo, mentre "per i posti prati è molto più difficile, direi impossibile".

Comunque una deadline ancora non c’è: "Ogni giorno potrebbe essere buono, ci confrontiamo spesso con il sottosegretario allo Sport (Valentina Vezzali, ndr) per capire come procedere". Certo è, poi, che "purtroppo non possiamo nemmeno sapere quante persone, tra quelle vaccinate e quindi dotate di ‘certificato verde’, vorranno venire a vedere il Gran premio a Monza". In una situazione ideale "dovremmo avere, la domenica, 100mila persone tutte vaccinate, ma sappiamo che non sarà possibile. E tutto quello che è al di sotto di quella soglia, tutto quello che non riusciremo a raggiungere rispetto all’edizione record del 2019 (200mila persone nell’intero fine settimana di cui 93mila soltanto la domenica di gara, ndr), per noi sarà in perdita". Anche perché la maggior parte dei ticket non si vende certo a una settimana dal Gran premio, soprattutto per gli stranieri si vendono prima dell’estate. 

"Occorrerebbe sapere per tempo come procedere, ma purtroppo in questo momento non è ancora possibile". E allora "dobbiamo affrontare la situazione nel modo più serio e responsabile possibile". Intanto una prima certezza per tornare a riassaporare il gusto di seguire un weekend di gara in circuito c’è - dal 16 al 18 luglio - in occasione della 6 Ore di Monza del FIA World endurance championship (Wec). Fino al 30 giugno sarà possibile acquistare i biglietti su www.monzanet.it e www.ticketone.it a 60 euro, mentre l'evento sarà gratuito per i bambini fino ai 6 anni, 1 euro tra i 7 e gli 11 anni. I ragazzi dai 12 ai 17 anni e gli over 75 hanno una tariffa di 30 euro.

Dal primo luglio aumenteranno le fasce tariffarie. Sarà possibile prenotare il proprio posto online. Non sarà invece permesso l’acquisto di persona alle porte. Per accedere all’evento è necessario completare una procedura di check-in simile a quella adottata per i voli aerei che permetterà un tracciamento degli spettatori.