
di Alessandro Crisafulli
"...Poi arriva un pischello di 13 anni, è proprio Flam Boy, e ci resto secco. Cavolo, è fortissimo, non tanto per le rime, ma ha un flow pazzesco. È un ragazzetto, però è il più forte tra loro, si vede. Tutti lo sanno e lo rispettano per questo. Ora lo posso dire: quel pomeriggio a Desio, scornato da Flam Boy in finale, inizia tutto". Così racconta Emis Killa, in uno dei passaggi più noti del suo libro autobiografico. Ma chi è Flam Boy e cosa sta facendo adesso che di anni ne ha 29?
Francesco Spinello continua a fare musica rap, anche se come primo lavoro fa il grafico. A differenza di tutti – o quasi – i suoi colleghi, però, soprattutto i più giovani, ha fatto una scelta di campo. Netta. Libera. Non per sé ma per gli altri. E per un futuro migliore. Niente rime su droga, sesso, violenza, soldi facili e criminalità, come impone la moda. Ma messaggi positivi, che fa rima con educativi. Come quelli con cui ha infarcito "Bellockdown", con Lou Carucci, una delle sue ultime produzioni, che sta già riscuotendo un successo niente male (10mila visualizzazioni su Youtube in meno di un mese). "I lati negativi del lockdown li sappiamo già ma cambiando punto di vista – racconta - ci siamo accorti che questo periodo può trasformarsi in un momento evolutivo per riflettere, prendere nuove buone abitudini e per fare i conti con se stessi"...."e se vedi bene con l’occhio interiore – recita uno dei passaggi del testo - scopri che siamo amore".
Trovare qualcosa di buono, insomma, anche in un periodo drammatico: "Abbiamo voluto condividere una visione positiva di questo momento di libertà limitata per il corpo ma non per la mente e lo spirito – spiega Francesco, che ha studiato all’istituto d’arte di Giussano e negli ultimi anni si è concentrato sulla filosofia e la mistica -, con meno distrazioni si può ritrovare il contatto con se stessi e fare tesoro di questi mesi". Musica e parole ben diverse da quelle dei suoi giovani colleghi: "Chi parla di droga, soldi e criminalità lo fa per egocentrismo, perchè fa figo, in una società dove sembra che vali di più se hai di più. È una sottocultura alimentata dalla cinematografia americana, dove trafficanti e malviventi internazionali sono dipinti come idoli". Rime che entrano nella testa degli adolescenti, con effetti tutt’altro che benefici: "E infatti poi i frutti che nascono da questi semi li vediamo in tanti giovani d’oggi – dice Flam Boy -. Io invece, senza criticare il raccolto, cerco di far seccare quelle piante, gettare altri semi positivi, per far sì che ne nascano frutti migliori".
Nelle sue canzoni ci sono valori universali e spiritualità, essere e non avere: "Non facendolo di lavoro sono slegato da ogni interesse economico – evidenzia – e sono libero di esprimere le mie idee: ho parecchie cose da condividere, per cercare di costruire un domani migliore per tutti". A partire da ognuno di noi, tanto che il prossimo singolo si intitolerà "Uomo nuovo", "dove racconterò la mia visione di una nuova umanità, basata su unità e collaborazione".