ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Farmacie più sicure. Occhi elettronici aperti contro le rapine

Sistemi di videosorveglianza collegati alle centrali operative delle polizie. Firmato ieri un protocollo tra la Prefettura e le associazioni di categoria . .

Farmacie più sicure. Occhi elettronici  aperti contro le rapine

Farmacie più sicure. Occhi elettronici aperti contro le rapine

Farmacie più sicure e a filo diretto con le forze dell’ordine. In provincia di Monza e Brianza si apre la strada a un contrasto più efficace alla delinquenza che ha visto negli ultimi due anni un trend in crescita delle rapine nelle farmacie, seppur con numeri da non considerarsi allarmanti in termini assoluti.

Ieri per dare una risposta forte al fenomeno si è firmato un protocollo tra prefettura di Monza e Brianza e associazioni di categoria - ordine dei farmacisti, Federfarma e Assofarm - per arrivare alla totalità delle farmacie che abbiano sistemi di videosorveglianza collegati alle centrali operative. "Questo documento è frutto di un accordo quadro nazionale risalente al 2010, che per la prima volta si sigla in provincia – esordisce la prefetta di Monza e Brianza Patrizia Palmisani –. C’è stato un lieve incremento delle rapine in questi anni, seppure va precisato che il 2021 fu un anno ancora con periodi di lockdown. Nel ‘21 appunto furono 7 i furti nelle farmacie di Monza e Brianza, nel 2022 sono saliti a 12, e nel 2023 sono stati 11. Un numero non preoccupante ma che vogliamo far decrescere per la sicurezza degli operatori e della clientela". Da qui le linee di programma: "Vogliamo implementare e potenziare i sistemi di videosorveglianza nelle farmacie e creare un collegamento diretto col sistema di videosorveglianza delle sale operative delle polizie. E poi puntiamo a disincentivare il pagamento col cash, e favorire quello elettronico". "Inoltre – prosegue Palmisani – è prevista nell’accordo la promozione di incontri tra forze di polizia e operatori sanitari per sensibilizzare questi ultimi sul loro livello di sicurezza e trasmettere i comportamenti corretti, con un approccio non estemporaneo al momento della rapina". Questo protocollo rappresenta in realtà la seconda delle tre tappe previste per rendere sicuro il sistema sanitario in provincia. "Questo sistema si aggiunge ad un altro protocollo – prosegue la prefetta –, firmato ad ottobre con gli ospedali per contrastare il fenomeno delle aggressioni al personale sanitario. Il terzo step sarà il protocollo per rendere sicuri gli operatori del 118 che lavorano per strada". Attualmente le farmacie in provincia di Monza e Brianza sono 226 (di cui 35 comunali), e i farmacisti circa 1000. Tra loro il 95% è dotato di sistema di videosorveglianza, ma solo il 55% dispone di una camera nella pubblica via, e solo il 37% attualmente ha un sistema collegato con le Forze dell’ordine. "Va da parte nostra un sentito grazie alle forze dell’ordine – dichiara Andrea Mandelli, presidente dell’ordine interprovinciale dei farmacisti di Milano, Lodi, Monza e Brianza –. Se guardiamo la situazione generale sulla sicurezza degli operatori delle farmacie in questo momento in Italia - trasmesso dal ministero della Salute - il quadro è sconfortante. La popolazione farmacista è a maggioranza femminile, ciò rende ancora più vulnerabile il sistema, insieme al fatto che da dopo il Covid si sono dilatati i nostri orari di apertura. È fondamentale avere al fianco le forze di pubblica sicurezza". "La trasmissione diretta tra schermi di farmacia e schermi di questura è un obiettivo fondamentale – conferma Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia –. Con sistemi di tecnologia avanzata ci può essere riconoscimento facciale e monitoraggio continuo delle attività all’interno e intorno alle farmacie. Bisogna stimolare tutte le farmacie ad intervenire in questo senso".