DARIO CRIPPA
Cronaca

Monza, arrestato il tiktoker Fabio Di Monte: aggredisce gli agenti di polizia dopo averli chiamati

Finisce ancora nei guai il 46enne denunciato anche per procurato allarme. Ha dato in escandescenze sulla volante che lo portava in Questura

Il tiktoker monzese Fabio Di Monte arrestato per resistenza

Il tiktoker monzese Fabio Di Monte arrestato per resistenza

Monza – Un tiktoker con 25mila follower in manette. Fabio Di Monte è una vecchia conoscenza del centro sportivo Monzello, zona Cristo Re. Dove spesso bazzica e gira video di denuncia. Ma stavolta l'ha fatta grossa e si è fatto arrestare per resistenza a pubblico ufficiale e denunciare per procurato allarme. Di Monte "vanta" già precedenti per spaccio, rapina e porto abusivo di armi, omissione di soccorso in seguito a incidente, truffa, lesioni, frode informatica, oltre a furto, minaccia e atti persecutori. Alle 18 circa di sabato 18 maggio, è giunta alla Centrale Operativa della Questura di Monza e della Brianza una richiesta di intervento: un uomo riferiva di essere stato aggredito da una dozzina di spacciatori all’interno di un bar di Monza, qualcuno di loro agitava una bottiglia di vetro. L’uomo comunicava inoltre agli operatori della polizia di Stato che, se non fossero arrivati loro sul posto, sarebbe tornato lui armato di pistola. Così alcuni agenti hanno raggiunto il bar e preso contatti con l’uomo, un 46enne italiano, nato a Milano e residente a Monza, che ha subito iniziato a cambiare versione dei fatti dicendo che l’aggressione era accaduta diversi giorni prima. All’invito dei poliziotti di recarsi in questura per sporgere regolare denuncia, ha prima temporeggiato e poi risposto in maniera aggressiva, urlando fino a spaventare la clientela presente nell’esercizio commerciale. Uno dei dipendenti del bar ha raccontato agli agenti che l’uomo è un cliente “abituale” del bar, dove spesso arriva ubriaco e distruba i presenti con provocazioni e insulti.  

Appurato ciò, l’uomo è stato denunciato per procurato allarme. Durante il tragitto l’uomo ha preso a calci il vetro dell’autovettura e il vetro divisorio interno, dicendo di avere una pistola. Anche una volta raggiunta l’abitazione per il controllo di rito, il tikotoker ha sputato contro gli agenti, sferrando calci e cercando di impedire le verifiche. L’arma non è stata trovata ma considerato il comportamento dell’uomo gli agenti lo hanno arrestato per resistenza. Il giudizio direttissimo che si è svolto nella mattinata di lunedì 20 maggio, all’esito del quale è stato convalidato l’arresto e fissata l’udienza per il giudizio abbreviato.