Con una determinazione che porta la data dello scorso 14 ottobre, l’amministrazione comunale ha approvato le analisi di rischio e il progetto di bonifica con messa in sicurezza permanente dell’area ex-Cromotecnica di via Silvio Pellico 4, già inserito nel piano prioritario di bonifica Regione Lombardia che ha dato il via libera per le operazioni.
L’area contaminata dismessa, in cui in passato era insediata la Cromotecnica Carraro Srl che si occupava della lavorazione del metalli, chiusa circa 20 anni fa, si trova in zona a destinazione residenziale. A occhio nudo non si vede nulla, solo un terreno recintato, in un’area su cui si pensava che i terreni fossero stati bonificati, dove si trovano vasche di cromo interrate.
La scoperta della mancata bonifica quando sui muri perimetrali di una casa nei pressi del terreno sono comparse vistose macchie gialle. Da lì le indagini: sull’area sono stati rilevati rischi sanitari legati a cromo, nichel e cianuri.
Già nel 2017 il Comune di Nova Milanese aveva iniziato ad operare direttamente in sostituzione dei soggetti responsabili dell’inquinamento e dei soggetti proprietari dell’area contaminata, avviando il relativo procedimento di bonifica. Trattandosi di inquinamento storico, si era reso necessario approfondire le analisi a suo tempo effettuate e aggiornare il piano di caratterizzazione.
Per tali operazioni, il Comune aveva chiesto finanziamento a Regione Lombardia, che aveva concesso la somma di 34.706 euro consentendone lo svolgimento.
Nel 2019 era stato approvato il piano di caratterizzazione. A giugno del 2020 il tecnico incaricato dal Comune, il geologo Umberto Puppini, aveva elaborato una prima proposta di "progetto esecutivo di bonifica con messa in sicurezza permanente", trasmessa insieme alla convocazione della Conferenza dei servizi.
Da lì i passi sono stati molteplici fino ad arrivare al documento definitivo con la richiesta di Ats, Arpa e Provincia di Monza e Brianza di integrazione ai documenti già presentati, per consentire l’approvazione del progetto di bonifica, "tenendo in particolare conto delle analisi in riferimento al percorso di inalazione vapori indoor per il contaminate indice cianuri e alla presenza di edifici a destinazione residenziale nel raggio di 30 metri dal sito".
Dopo il parere favorevole dei tre enti, è stato possibile chiudere positivamente la Conferenza dei servizi per l’approvazione dell’analisi del rischio e per il progetto di bonifica con messa in sicurezza permanente, rimandando a successiva determinazione l’avvio del procedimento per la selezione del contraente che dovrà darvi attuazione, previa individuazione delle disponibilità economiche stimate in 200mila euro.
Veronica Todaro