
In passato alcuni gruppi di opposizione, in particolare il M5S, non aveva esitato a manifestare dubbi, perplessità e preoccupazioni. Il Comune di Desio, dal canto suo, prosegue i controlli sulla falda acquifera sottostante la zona industriale ‘ex Autobianchi’, oggi sede del Polo Tecnologico Brianza, area interessata da un Piano di Recupero comunale. "Il Comune continua con i monitoraggi post bonifica – spiega il sindaco Roberto Corti (foto) - e la sicurezza dei cittadini resta uno degli obiettivi principali di questa Amministrazione. L’acqua è controllata sia da BrianzAcque, gestore del servizio idrico integrato del Comune, sia da ARPA Lombardia, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente".
Dopo le varie campagne di monitoraggio post bonifica e dopo avere già effettuato con BrianzAcque il controllo della potabilità dell’acqua lo scorso luglio, nelle prossime settimane è in programma il monitoraggio delle acque sotterranee a cura di ARPA Lombardia, in cui si verificheranno i dati dal punto di vista della bonifica: "A seguito delle richieste dell’Amministrazione comunale – illustra l’assessore all’Ambiente Stefano Bruno Guidotti – Arpa sta organizzando un prelievo da tre piezometri (1,6,3), oltre al prelievo delle acque del pozzo De Sanctis, considerato il monte dell’area. Sarà nostra premura verificare lo stato dei lavori e rendere pubblico l’esito finale. Rassicuro tutti i desiani: questa acqua non viene distribuita ai cittadini, ma risiede in una falda abbandonata". "Qualcuno potrebbe obiettare che l’inquinamento della prima falda non incide sulla qualità e sicurezza dell’acqua potabile perché l’acquedotto comunale preleva acqua dalla falda profonda ed è comunque soggetto a numerosi controlli di legge che garantiscono la potabilità e la sicurezza dell’acqua che arriva nelle case – sosteneva già tre anni fa il consigliere regionale del M5S Gianmarco Corbetta - vero, ma questa non è certo una ragione sufficiente per ignorare le criticità segnalate da Arpa riguardo un ex sito industriale delle dimensioni della ex Autobianchi!".
Ed è quello che il Comune sta cercando di fare, per andare a fondo, è proprio il caso di dirlo, nella questione, e rassicurare definitivamente tutti su un bene quanto mai prezioso come l’acqua. Il M5S aveva del resto evidenziato anomalie: "La prima è che Arpa avesse fatto ulteriori analisi nel 2012 su committenza di un privato, e da quelle analisi risulta un inquinamento da cromo esavalente 17 volte superiore ai limiti di legge".