Esami di terza media per 4.258 studenti

Sono cominciati a macchia di leopardo, compatibilmente con gli scrutini. A Monza per esempio scritto di italiano ieri alla Bonatti, oggi alla Zucchi

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di Cristina Bertolini

Primo appuntamento con gli esami di Stato. Cominciano a macchia di leopardo gli esami di terza media per 4258 ragazzi di tutta la Brianza, di cui 1243 solo a Monza. Alla media Bonatti, già ieri lo scritto di italiano per circa 100 ragazzi di 4 sezioni che oggi saranno alle prese con il compito di matematica e da lunedì cominceranno gli orali, fino a fine mese. La media Zucchi invece parte oggi, Raiberti e Confalonieri lunedì 13 e la Koiné martedì 14. Si inizia quando si può, compatibilmente con gli scrutini, come dicono i presidi e anche con le presenze degli insegnanti. Vige la regola del “collegio perfetto“ cioè bisogna che ci siano tutti gli insegnanti, soprattutto all’orale, compreso il docente di religione, anche se non interroga.

All’insegnamento della religione cattolica è destinata un’ora alla settimana, quindi gli insegnanti, per coprire un quadro orario di 18 ore saltano fra due o anche tre istituti che perciò si devono coordinare per poterli avere nelle rispettive commissioni. Problemi simili all’intero di una stessa scuola anche per altre materie come musica, tecnologia e lingue. I ragazzi hanno avuto due anni di parziale frequenza, come ricorda Anna Cavenaghi, dirigente dell’Istituto comprensivo Anzani (che comprende la scuola media Bonatti): ereditano le esperienze degli amici più grandi che hanno fatto solo l’esame online (2020) e solo orale (2021). Quindi è il primo anno, dopo tre anni, in cui l’esame riprende una forma più o meno tradizionale, ma con due prove scritte (italiano e matematica) invece di tre.

La circolare ministeriale preve de che le competenze linguistiche diventino veicolari alle altre discipline. Inglese, francese e spagnolo verranno usate per esprimere geografia o storia, ma anche per cantare o recitare una poesia in lingua. "Abbiamo saputo a marzo che ci sarebbero stati gli scritti – osserva Manuela Moraro, vice preside della scuola Pertini (Ic Koiné) – prima pensavamo che sarebbe stato ancora un esame orale come lo scorso anno, quindi avevamo puntato maggiormente sull’esposizione. Perciò i ragazzi arrivano all’esame un po’... inconsapevoli". Per l’orale alla Bonatti si parte da una parola per sviluppare una mappa concettuale, comprendente tutte le discipline. Alla Zucchi, come spiega la professoressa Alessandra Fossati, si parte da educazione civica, cioè dal leit motiv "Io cittadino impegnato in... diritto all’espressione, oppure parità di genere; diritti dei minori, ambiente sostenibile, diritto all’istruzione...". I ragazzi portano un prodotto, icona del lavoro dell’anno: dal modellino della sedia rossa (contro la violenza sulle donne) al plastico della città per energie rinnovabili o una scultura sulle morti sul lavoro.