Anche l’Ostetricia riavvolge il nastro dopo la batosta Covid e i papà tornano in corsia. Non succedeva dal 2020, un piccolo miracolo per neo mamme e bebè che prima dovevano accontentarsi di visite con il contagocce. Adesso invece porte aperte a mariti o compagni dalle 10 alle 21, "un evidente segno di ritorno alla normalità", sottolinea la direzione dell’Asst Brianza. La ciliegina sulla torta in un settore di qualità, cesarei e parto indolore sono solo alcune delle conquiste consolidate nel tempo. "I primi sono sotto la media regionale, 19,4% sul territorio contro 25% – spiega la responsabile Patrizia Biraghi –. Anche il tasso di complicanze e i trasferimenti in altri centri sono bassi. In caso di necessità la squadra d’emergenza interviene in tempi brevissimi ed è presente 24 ore su 24". Mentre il parto in analgesia ha sfondato ormai quota 26%, ma per il Pirellone il 20 - 1 su 5 - sarebbe già ideale. Merito anche dell’ambulatorio ospedaliero e dei consultori che "proteggono le gravidanze senza problemi da eccessive ingerenze rispettando la natura". Controllo serrato invece per chi è in difficoltà in strutture dedicate. I nati? In città fino al 2018 il numero d fiocchi è rimasto stabile; dal 2019 si è registrato un calo in linea con quello nazionale di circa il 3%, fino a raggiungere il 10% nel 2021, a causa del Covid. Nel 2022 i parti sono stati 1.111 dai quali hanno visto la luce in 1.119: la riduzione è del 5,4 %, "un’evidente inversione di rotta". Con il reparto collabora una psicologa specializzata in ambito materno infantile, che aiuta le neomamme in difficoltà. Pure in Ginecologia l’attività torna a livelli pre-pandemici, "gli interventi sono aumentati del 28% – ancora Biraghi – e abbiamo aperto un ambulatorio per la diagnosi e la cura dell’endometriosi, malattia benigna ma complicata che colpisce un numero sempre più alto di donne". Incremento per le prestazioni di riabilitazione del pavimento pelvico, il balzo in avanti è del 25%.
Bar.Cal.