REDAZIONE MONZA BRIANZA

Donato un esoscopio per la Neurochirurgia

Fondazione Camerani e Pintaldi ha acquistato lo strumento che consente di fare operazioni più precise anche sui bambini

Possibilità di tenere posizioni più comode ed ergonomiche per il chirurgo che opera per molte ore e anche condivisione del percorso operatorio su schermi grandi visibili da tutto lo staff e anche dai tirocinanti. Questi in sintesi sono i vantaggi dell’esoscopio, un apparecchio per interventi oncologici e vascolari per adulti e per asportazione chirurgica di tumori cerebrali nei bambini donato all’unità operativa di Neurochirurgia dalla Fondazione Camerani e Pintaldi. È uno dei pochissimi in Italia (non più di 4) e – come spiega il professor Carlo Giussani, direttore dell’unità operativa di Neurochirurgia dell’Asst Monza – supera i microscopi chirurgici tradizionali nella capacità di ingrandimento, nel mantenimento della profondità di campo e nella qualità di immagine, annullando la perdita di informazione luminosa di strumenti tradizionali. E inoltre proietta le immagini su schermi dedicati, lontani dal campo operatorio.

La Neurochirurgia del San Gerardo è un reparto ad alta specializzazione, hub regionale per le urgenze ed emergenze neurochirurgiche (di cui fanno parte anche i tumori cerebrali pediatrici che nella maggior parte dei casi presentano un esordio clinico emergenziale) dove vengono trattati circa 170 tumori l’anno, di cui una ventina pediatrici. Collaborando con Pediatria e Terapia intensiva neonatale della Fondazione Monza per il bambino e la sua mamma, con la Terapia intensiva neurochirurgica e Anestesia pediatrica e di Neuroradiologia, nell’ultimo decennio ha acquisito una rilevante competenza nel trattamento dei bambini affetti da tumore cerebrale. Ciò ha reso possibile una stretta collaborazione con il reparto di Oncologia pediatrica dell’Istituito dei Tumori di Milano, nel trattamento postchirurgico chemio e radioterapico di questi piccoli pazienti, rendendo la Neurochirurgia del San Gerardo uno dei reparti con maggiore casistica di bambini affetti da tumore cerebrale.

"Le procedure neurochirurgiche di craniotomia per tumore cerebrale – spiega il professor Giussani – sono tra gli interventi più lunghi, fino a 8 o 10 ore, per un tumore complesso e profondo come quello pediatrico. La localizzazione del tumore può richiedere posizioni chirurgiche particolari del paziente, prono o semiseduto, che obbligano il chirurgo stesso all’assunzione di posizioni molto scomode, rallentando l’intervento e aumentando il rischio di errore. Il nuovo esoscopio (del valore di 410mila euro, ndr) potenzierà la precisione e il comfort negli interventi cranici per tumore cerebrale e patologie neurovascolari". Soddisfazione per la collaborazione è stata espressa sia Gisella Vegetti, per 42 anni caposala al San Gerardo e ora president della Fondazione, sia dal direttore dell’Asst Monza, Silvano Casazza.

La Fondazione Pino Camerani ed Elisabetta Pintaldi nasce dalla volontà testamentaria di Giuseppe Camerani ed Elisabetta Pintaldi, mobilieri brianzoli che hanno devoluto tutto il loro patrimonio per costituire una fondazione, formalizzata il 18 febbraio 2019, dedicata a iniziative di solidarietà.

Cristina Bertolini