Una dolce coppia che affronta la pandemia a suon di cioccolato, zucchero a velo e pan di spagna.
Un sogno che è diventato realtà quello di Matteo Pollina e della fidanzata Claudia Sala, entrambi 25enni, che hanno avviato un’Impresa alimentare domestica (Iad), direttamente nella cucina di casa.
Nel loro “nido” hanno dato vita al progetto “Dolci da matti”. Matteo, da sette anni impegnato nel settore della ristorazione, è rimasto senza lavoro a causa del Covid.
"Così ho deciso di realizzare un sogno che da sempre cullavo: aprire una pasticceria - racconta -. Ho deciso di farlo direttamente nella nuova casa dove sono andato da poco a vivere con Claudia, allestendo la cucina come un vero e proprio laboratorio di pasticceria. Ho frequentato l’istituto alberghiero e poi l’accademia di pasticceria, mentre Claudia è un’appassionata di cake design".
La loro vetrina è la Rete: Facebook, Instagram e a breve anche il sito Internet.
E la risposta è già buona. "Abbiamo iniziato da pochi giorni anche se, in realtà, la campagna pubblicitaria era iniziata prima. Le ordinazioni avvengono tramite telefono o email; poi il cliente viene a prendere la torta direttamente a casa, nel pieno rispetto delle prescrizioni Covid, oppure gliela consegniamo a domicilio".
Matteo è specializzato nei dolci da forno e nella pasticceria; Claudia che attualmente lavora come insegnante di asilo nido, è specializzata nel cake design. "Per adesso le torte più richieste sono quelle per i bambini anche se, rispetto al passato, le dimensioni delle torte sono più piccole non potendo organizzare feste. Poi le intramontabili classiche: crostate, cheesecake e sacher per il fine settimana, oppure per la colazione".
Per San Valentino si sono già messi al lavoro, coinvolgendo in un sondaggio i follower di Instagram nella scelta del nome del dolce pensato per la festa degli innamorati: un cuore morbido di mousse al cioccolato fondente con cuore di lampone ricoperto con glassa al cioccolato bianco. "Sono molto entusiasta per questa nuova avventura imprenditoriale. All’inizio i miei genitori erano un po’ titubanti, ma adesso sono i miei primi tifosi. Svolgo il lavoro dei miei sogni e riesco anche da organizzarmi autonomamente la mia vita".
Barbara Apicella