Disgrazia nell’Adda, annega pescatore

L’allarme da alcuni passanti che hanno sentito le grida di aiuto, il corpo recuperato chilometri dopo

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di Barbara Calderola

Ha provato ad afferrare il secchio con i pesci ed è caduto nel fiume senza più riuscire a riemergere. Inghiottito dalle acque e spinto dalla corrente, micidiale, fino a Trezzo, dove è riemerso senza vita, ieri pomeriggio. La vittima è Walter Presezzi, 69 anni, di Bernareggio, amante e grande conoscitore dell’Adda. Era tornato nella sua Cornate, a una manciata di chilometri da casa, per una battuta di pesca, la sua passione. Era nato nel paesone al confine con l’hinterland, non ignorava, come tutti gli abitanti del posto, i pericolosi mulinelli che non perdonano. Ma l’idea di perdere il bottino della mattinata, quel cesto riempito con tanta pazienza, gli avrebbe fatto correre il pericolo, questa la prima ricostruzione dei carabinieri di Pioltello che indagano sull’incidente.

L’uomo si è gettato d’istinto, non lontano dalla riva per riprendersi il bottino scivolato via, ma non è più riuscito a riguadagnarla. Ci ha provato con tutte le forze, ma più si agitava, più annaspava. A lanciare l’allarme sono stati alcuni testimoni, il tempo di telefonare al 118 e il pensionato era scomparso, trascinato dalle acque che corrono veloci anche quando sembrano ferme. Ricerche scandite dall’ansia, ma il destino di Presezzi era praticamente segnato: il fiume è infido e così quando il corpo è riaffiorato c’è stata solo una dolorosa presa d’atto. È la seconda vittima in pochi giorni sulle sponde brianzole. La prima, Saliou Dieng, il giovane padre di Brugherio che si è tuffato per sfuggire alla canicola del luglio più caldo dal 2003 senza più riemergere. È annegato sotto gli occhi della moglie e dei figlioletti, il più piccolo di soli 7 mesi. Lungo l’intera stecca fluviale è in vigore il divieto di balneazione: "Non bisogna entrare in acqua per nessun motivo - dice Fabio Quadri, assessore alla Qualità - neppure conoscere il posto come le proprie tasche è un antidoto al rischio". Walter aveva un rapporto speciale con l’Adda. Ma ne è stato tradito come tanti altri prima di lui.

Sono state una ventina le vittime negli ultimi anni, quasi tutti stranieri alla ricerca di relax dietro l’angolo di casa. "Le acque così invitanti ingannano - conclude Quadri -. Ma i cartelli di pericolo non bastano. Come i controlli, serve consapevolezza".