
di Fabio Luongo
I suoi disegni, realizzati utilizzando la popolarissima penna Bic, sono diventati così iconici che la stessa azienda di biro gli ha dedicato un nuovo colore, il “blu Stampone“. Una mano sopraffina e una mente eclettica, capace di esprimersi anche attraverso mappe, installazioni, video e progetti artistico-didattici di tipo partecipativo.
Un itinerario creativo ben riassunto nel percorso della mostra “Personale Connettivo“, appena allestita al Museo d’Arte Contemporanea e dedicata alle opere di Giuseppe Stampone, uno degli artisti italiani più rappresentantivi della ricerca contemporanea. Da qui a fine gennaio le sale del MAC ospiteranno l’esposizione curata dalla direttrice Francesca Guerisoli e incentrata sui disegni, le installazioni e gli interventi del 48enne artista italiano nato in Francia e che vive e lavora tra il nostro Paese e Bruxelles. Adoperando strumenti e tecniche diverse, Stampone si è fatto apprezzare proprio per l’abilità nel coniugare il disegno con pratiche partecipative e impiego dei new media.
Con il progetto “Global Education“ e il suo particolare approccio operativo, da 30 anni collabora con realtà internazionali e porta avanti progetti artistici "che sono al tempo stesso - spiegano dal MAC - metodi didattici fondati sulla creatività". Iniziative originali che si potranno scoprire ora negli spazi del museo lissonese. Il primo piano della struttura di viale Elisa Ancona accoglie infatti i grandi progetti partecipativi di Global Education, ossia alcuni degli abecedari e mappe e gli “Acquerelli per non sprecare la vita“, parte dell’iniziativa “We are the planet!“.
Gli abecedari e le mappe di Stampone si basano su cortocircuiti ironici e sarcastici tra le immagini e le parole usate, nascono dall’analisi dei luoghi in cui l’artista opera e vogliono essere occasione di riflessione, oltre che di proposta di alternative al modello educativo convenzionale. Gli “Acquerelli per non sprecare la vita“ si fondano invece su interventi artistici che hanno convolto bambini e ragazzi delle scuole, affrontando temi come la difesa dell’ambiente, l’uso delle risorse idriche e i conflitti sociali.
Al secondo piano del Museo si potrà trovare la dimensione più intima della ricerca di Stampone, con disegni, tavole e mappe, tutti realizzati a penna Bic e in parte presentati in forma di installazione parietale. Qui anche alcuni paesaggi a grafite su tavola e alcune reinterpretazioni attualizzate di capolavori del passato, che citano Antonello da Messina, Giorgione e Velasquez. In occasione della mostra Stampone ha poi lavorato, attraverso un laboratorio, con gli studenti dell’Istituto Meroni realizzando un nuovo abecedario. Inaugurata ufficialmente ieri sera, la mostra sarà visitabile da oggi e fino al 29 gennaio con ingresso libero.