ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

Desio, esce dal coma la 21enne ferita nello schianto-choc

Sta meglio la ragazza ricoverata al San Raffaele dopo lo schianto di settimana scorsa, ma preoccupa l’ escalation di sinistri in Brianza

Il grave incidente nel quale era rimasta coinvolta la ragazza 21enne di Desio

Desio (Monza), 15 giugno 2020 -  E’ uscita dal coma , A.F., 21 anni, la ragazza di Desio vittima nella notte tra venerdì e sabato di settimana scorsa di un terribile incidente stradale, mentre insieme all’amica V.V., 20 anni, rientravano a casa dopo una lunga serata trascorsa in un locale di Nova Milanese. Ricoverata al San Raffaele di Milano, dopo una settimana ha finalmente riaperto gli occhi, incrociando quelli dei medici e dei suoi cari. Un grande sospiro di sollievo, per la famiglia, gli amici e tutti coloro che la conoscono.

Anche se la strada è ancora lunga e la prognosi è riservata. Lunga è anche la strada che stava percorrendo, seduta al fianco dell’amica, sulla Fiat Punto, che all’intersezione tra via Milano e via Garibaldi è finita dentro la siepe e poi si è schiantata contro la colonnina del distributore di benzina, ribaltandosi.

Un incidente choc, per la sua gravità e dinamica. Uno dei tanti che in questi primi giorni di riapertura dopo il lockdown ha caratterizzato le strade di Desio (ma anche quelle di altre città della Brianza, basta ricordare l’uccisione di Sofia Berto, a Verano, da parte di un automobilista ubriaco). Una escalation che preoccupa, per la quale i tre mesi di "tutti chiusi in casa" potrebbero avere in qualche modo influito. A Desio, altri incidenti seri in settimana hanno visto un ragazzino di 13 anni ferito in uno scontro tra due auto in via Forlanini. E una donna di 39 anni investita mentre era in sella alla sua bici, in via 25 Aprile, da un automobilista che poi si è allontanato.

"Siamo usciti dall’isolamento e abbiamo ricominciato a spostarci – riflette Achille Taccagni, giovane consigliere comunale del Pd, sui social -. Non c’è voluto molto per renderci di nuovo conto di quanto siano pericolose le nostre strade. Da queste parti, l’ultima settimana è stata disastrosa. Ogni incidente fa storia a sé ma tutti dimostrano che abbiamo un problema. Per anni abbiamo costruito le nostre città in modo che lo spazio per le auto fosse incontrastato, per non ostacolare la velocità degli spostamenti anche in ambito urbano, e così abbiamo reso chi si sposta a piedi o in bici un ospite indesiderato e un bersaglio mobile".

Secondo l’Istat, nel 2018 sono stati uccisi 618 pedoni e 219 ciclisti sulle strade italiane, e il 42% del totale delle vittime di incidenti stradali si è registrato sulle strade urbane. "Per loro, per tutte le vittime della strada e per i loro cari, dobbiamo riflettere sui nostri comportamenti, sul modo con cui ci spostiamo e con cui guidiamo; ma soprattutto dobbiamo continuare a lavorare con convinzione per rendere le nostre strade più sicure e le nostre città più a misura d’uomo. Questo lo possiamo fare riducendo la velocità, restringendo le carreggiate e ridando spazio ai pedoni e alle bici; spostando il traffico di attraversamento lontano dai centri storici; comunicando gli effetti positivi – per la nostra salute, per la nostra sicurezza, per il nostro ambiente – dell’abbandono dell’automobile per gli spostamenti brevi". In questa direzione vanno le Zone 30 che l’Amministrazione di Desio sta attivando in varie aree della città , tra cui quella del centro storico, dove è attiva la piena priorità per pedoni e ciclisti.