
Il sindaco di Seregno, Alberto Rossi (centrosinistra): è al suo secondo mandato
È alla guida della città dal 2018 e, seregnese di ritorno dopo alcuni anni di residenza milanese, non è affatto pentito della sua scelta. Il sindaco Alberto Rossi suggerisce a tutti di compiere lo stesso passo.
Sindaco, perché conviene vivere a Seregno?
"Seregno è una città viva, vivace e vivibile, con tutta una serie di servizi che caratterizzano ciò che intendiamo come città, pur avendo un livello di tranquillità superiore ai centri urbani. Ha anche un centro storico che è luogo ideale per incontrarsi, servizi eccellenti, scuole di ordine e grado che portano tanti giovani diplomati che desiderano completare la loro formazione, la bellezza di 60 società sportive che vanno a coprire tutte le discipline. Ha servizi commerciali primari e secondari estremamente di qualità, aree verdi importanti, compreso il grande parco urbano della Porada e quello più agricolo e incontaminato del Meredo. Ha inoltre una grande facilità di collegamento con Milano e la Svizzera, con un treno ogni quarto d’ora, cosa non scontata. È sufficiente?"
Cos’altro?
"Certamente. È una città dove si registra un forte senso di appartenenza alla collettività. Il tessuto sociale è forte e radicato. Abbiamo tante associazioni vivaci, non solo sportive ma anche culturali e di volontariato sociale. Come amministrazione comunale noi cerchiamo di sostenere tutto questo pensando alle esigenze delle diverse fasce di età".
Seregno è conosciuta, non solo in Brianza, anche per la cultura.
"Senza dubbio. Al ricco programma che contraddistingue ogni mese la città credo sia doveroso però aggiungere anche appuntamenti di livello quale la stagione teatrale del San Rocco, il concorso pianistico internazionale Ettore Pozzoli, La Milanesiana. Da anni abbiamo sviluppato anche il tema della street art, è diventata un punto di richiamo per molti".
Da seregnese, che visita suggerisce a chi arriva in città?
"Il centro è ricco di storia: dalle chiesette dei santi Rocco e Sebastiano a quella dei Vignoli. C’è il santuario di Santa Valeria. Piazza Concordia si chiama così perché mette insieme le due ex chiese del centro, che forse in pochi riuscirebbero a riconoscere. In due o tre ore si può fare un bel giro del centro storico, con visita ai murales, poi unire la parte più commerciale con lo shopping tra bar e localini accoglienti. Fuori dal centro, invece, il parco della Porada e quello del Meredo non hanno eguali nella nostra zona".
Alberto Rossi quando riesce a togliere la veste di sindaco, che cosa ama fare a Seregno?
"Quando riesco a ricavare del tempo libero vado al parco della Porada con i figli. Altro posto bello e che mi sento di suggerire è quello della biblioteca, anche col parco che aprirà tra un paio di mesi".
La città nel tempo in cosa è migliorata?
"Di sicuro è aumentata negli anni la qualità della vita".