REDAZIONE MONZA BRIANZA

Da Sordi ad Accorsi. Le pellicole “monzesi“

Il Consorzio e la collaborazione da definire con il Conservatorio internazionale di scienze audiovisive "Qui possono essere realizzate produzioni per il grande schermo e i laboratori sulle nuove tecnologie".

Da Sordi ad Accorsi. Le pellicole “monzesi“

Il Consorzio e la collaborazione da definire con il Conservatorio internazionale di scienze audiovisive "Qui possono essere realizzate produzioni per il grande schermo e i laboratori sulle nuove tecnologie".

MONZA

Una Reggia di Monza come una nuova Cinecittà. Spalanca le porte alla settima arte il direttore generale del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, Bartolomeo Corsini, che da docente di architettura e cinema al Politecnico di Milano, non poteva non notare la vocazione naturale a set cinematografico del complesso monumentale monzese. Il primo obiettivo è intrecciare legami con le scuole di cinema e per il futuro non si escludono collaborazioni dirette anche con le case cinematografiche. "Stiamo lavorando a un accordo con il Cisa, il Conservatorio internazionale di scienze audiovisive di Locarno – rivela il direttore generale di Consorzio –, è un’eccellente scuola di cinema che potrebbe usare il Parco come set". "Mi piace moltissimo l’idea di una connessione con una città a noi ben collegata – prosegue Corsini –, dal momento che con il treno diretto Locarno-Monza (con capolinea Milano Centrale), gli studenti svizzeri in poco più di un’ora sarebbero in città, dovendo poi fare solo un cambio con il bus. Pensiamo a che polo attrattivo può essere Monza e quante possibilità ancora in più ci saranno quando la metropolitana arriverà fino a qui". Un piccolo volo pindarico, prima di tornare subito coi piedi al presente.

"Qui gli alunni del Cisa potranno realizzare le loro produzioni cinematografiche – chiarisce il direttore – e impiegarsi in tutte quelle attività di laboratorio a loro necessarie. Non escludo che in futuro non si possano presentare altre occasioni di questo tipo con le scuole di cinema italiane, mi vengono in mente per esempio quelle di Milano, Torino, Ivrea, Palermo". I cineasti cine-televisivi del Cisa (studenti del terzo anno) sono già tecnici capaci di utilizzare le ultime tecnologie, dall’ultra Hd 4K ai software di montaggio e compositing, per produrre documentari, videoclip, cortometraggi di finzione ed elementi multimediali. "Per quanto riguarda invece le produzioni delle case cinematografiche – prosegue Corsini –, quello è uno skill aggiuntivo, ma io ritengo che questo luogo abbia molto da raccontare dietro la macchina da presa. Anche in senso storico. Qui sono passati personaggi la cui storia e il cui fascino sono straordinari, come la Regina Margherita". Non tutti sanno che è un legame profondo quello che unisce Monza e il mondo del cinema. Il primo film in Villa Reale è stato addirittura girato nel 1896, un cortometraggio che riprende i regnanti Umberto I e Margherita mentre scendono le scale della Villa a braccetto. E poi l’Autodromo che nel 1966 ha ospitato le riprese di “Grand Prix“ e nel 2016 “Veloce come il vento“ con Stefano Accorsi. Nel 1961 i prati del Golf attirarono Michelangelo Antonioni che venne a girare “La Notte“, film capolavoro sulle dinamiche di una coppia in crisi. La tenuta ferrarese della famiglia Finzi Contini venne ricreata a Villa Litta a Vedano, che nel 1970 diventa set de “Il Giardino dei Finzi Contini“.

Dalla fine degli anni ‘70 poi, la Reggia di Monza e le sue ville gentilizie circostanti immerse nel verde, sono state riscoperte come il luogo più vicino a Milano, raccolto ma immediatamente fruibile, per rappresentare le storie del proverbiale “commendatore“ milanese con la villa nel verde, a un passo dalla fabbrichetta. E così nel 1985 Adriano Celentano e Renato Pozzetto girano “Lui è peggio di me“, davanti a Villa Mirabello, mentre si contendono l’auto del commendator Franzoni. Celentano è a Monza anche nel 1979 con “Mani di velluto“, nell’avancorte della Villa Reale e poi ancora con “Asso“ nel 1981, davanti alle tribune dell’ex Ippodromo.

A.S.