
Il Comune vince il bando Rigenerazione del ministero dell’Interno e incassa 5 milioni per la nuova scuola di via Ozanam. Quasi un quarto dei 14 necessari perché le elementari vedano la luce, l’equivalente del bilancio di un anno in città.
"Abbiamo centrato un traguardo importante sul fronte dei fondi – dice il sindaco Mauro Capitanio –. Proseguiamo su questa strada, l’obiettivo è drenare altre risorse per coprire l’intero investimento. Su progetto e servizi abbiamo le idee chiare e questa modalità di intervento è vincente nell’approccio alle gare, ma adesso la sfida più impegnativa è il rincaro e la disponibilità dei materiali. È un intervento complesso, procediamo per gradi godendoci questo risultato". Il conto per consegnare ai ragazzi nuovi spazi dove crescere e imparare "è pari a 10 piani diritto allo studio", sottolinea il primo cittadino con una punta di orgoglio.
"La città aspetta l’istituto da 40 anni e ora è più vicino". Il denaro servirà a costruire il nuovo edificio con una ventina di aule, 1.500 metri quadrati in totale, accanto alla scuola esistente alla quale sono iscritti 320 bambini. Ci saranno anche una nuova palestra, verde e posti auto. Un disegno frutto della partecipazione di insegnanti e famiglie, la risposta è stata massiccia, "oltre le più rosee aspettative". Il primo scoglio ha riguardato il cantiere, due le possibilità: ricostruire sulle ceneri del vecchio istituto o far convivere i due stabili, quello da abbattere e quello del futuro. La scelta è ricaduta sulla seconda opzione "più semplice dal punto di vista logistico": maestri e alunni non saranno costretti a emigrare rinunciando alla palestra con costi e disagi più pesanti. Ma anche nello scenario preferito non mancano le criticità, in cima alla lista c’è la convivenza con ruspe e operai per due anni.
Il Comune installerà barriere acustiche "per attutire i rumori" e sarà inaugurata una seconda viabilità, "per accompagnare i figli direttamente all’ingresso senza parcheggiare". Avvio delle opere "nel 2023, durata 24 mesi, quest’anno serve a raccogliere quanti più risorse possibili". Sulla differenza interverrà direttamente il municipio. Critica da sempre l’opposizione, il gruppo della Rondine aveva chiesto "di preservare il parco".
Barbara Calderola