Covid a Monza, è allarme: "Bisogna reclutare subito nuovi medici e infermieri"

I sindacati confederali hanno chiesto un incontro urgente con il Prefetto Il vertice sulla situazione sanitaria e sociale si svolgerà oggi pomeriggio

Coronavirus

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Monza, 11 novembre 2020 -  «Bisogna reclutare subito tutto il personale possibile. Non solo medici e infermieri, pure Oss e dottori di famiglia, anche nel settore privato". E’ la richiesta che oggi pomeriggio i sindacati faranno al prefetto di Monza Patrizia Palmisano per superare l’emergenza sanitaria che ha messo la Brianza in ginocchio. È il territorio più martoriato dalla seconda ondata del virus. Per i segretari il primo nodo da sciogliere è la carenza di organico, il vero nervo scoperto del sistema, qui e in Regione. Un punto sul quale avevano già chiesto a luglio un correttivo al rialzo. "Eravamo convinti che saremmo arrivati meno impreparati a questa nuova fase di contagi", dicono con amarezza i segretari di Cgil, Cisl e Uil Angela Mondellini, Mirco Scaccabarozzi e Abele Parente. Fra poche ore chiederanno alla prefettura "di coinvolgerli in un monitoraggio della situazione per garantire un ritorno di informazione a lavoratori, pensionati e cittadini".

Nel mirino , "le mancanze di un modello sanitario messo a dura prova dalla pandemia", con stoccata sull’eccellenza lombarda "da attribuire solo all’impegno e alla professionalità dentro e fuori le corsie, mentre il modello organizzativo è gravemente inadeguato". Per questo motivo con un doppio presidio sotto Ats e San Gerardo "avevamo invitato governo e Pirellone a sfruttare i mesi estivi per correggere gli errori e affilare le armi. Purtroppo, l’appello è caduto nel vuoto".

I sindacati avevano proposto di aprire ambulatori sul territorio "in grado di garantire un triage, i primi esami diagnostici e assistenza domiciliare in sinergia con medici di base e specialisti ospedalieri". Un aiuto per pazienti in isolamento rimasti invece "in balia di informazioni contraddittorie". Adesso , bisogna venirne fuori, l’attenzione è tutta concentrata sulle forze in campo: "Avevamo chiesto di stabilizzare i precari, ma neppure questa proposta è stata ascoltata. L’idea di ricorrere all’esercito ci lascia perplessi: è la solita scelta dettata dalla contingenza che non incide sui problemi strutturali della sanità lombarda". All’ordine del giorno ci sarà anche la situazione nelle Rsa.

«Chiediamo alla Regione più attenzione nel garantire gli ospiti delle case di riposo", obiettivo evitare la strage di marzo-aprile. "In questa complicata fase d’emergenza dobbiamo essere tutti responsabili - concludono i segretari -. Siamo pronti a collaborare in difesa del diritto alla salute". L’incontro in Prefettura si svolgerà oggi pomeriggio.