
Corsa contro il tempo Un commissario in pista per accelerare i lavori Ma è già pronto un piano B
di Marco Galvani
C’è la Formula Uno che pretende i lavori. Sottopassi e asfalto nuovi. Almeno quello. Il ’minimo sindacale’ per provare a raggiungere il passo dei circuiti moderni nel calendario del Mondiale. Lavori da 15 milioni di euro. I soldi ci sono nelle casse dell’Aci. Grazie alla Finanziaria 2022 e a Regione Lombardia. È il tempo che manca. I due progetti definitivi nei prossimi giorni saranno depositati ufficialmente e a quel punto dovranno ottenere il via libera dalla conferenza dei servizi prima di poter andare a gara. Un appalto ’tradizionale’. Con i suoi tempi. Che difficilmente sono allineati con le esigenze dell’autodromo. Per essere pronti prima del prossimo Gran premio d’Italia - in calendario a Monza nel fine settimana del 3 settembre - il cantiere dev’essere chiuso entro i primi giorni di luglio, in vista dell’ispezione della Federazione.
Ecco perché si punta a un commissario. Come è stato fatto per la ricostruzione del Ponte Morandi a Genova o per la ricostruzione dopo il terremoto. "Al primo provvedimento utile ho chiesto di prevedere un commissario anche per i lavori in autodromo – conferma il monzese Massimiliano Romeo, capo dei senatori della Lega –. Il ministero delle Infrastrutture deve emettere un decreto di nomina di alcuni commissari per varie opere pubbliche che devono essere sbloccate in giro per l’Italia". Ministero delle Infrastrutture che, peraltro, è affidato a Matteo Salvini. "Ho avvisato il Ministero che quella del commissario è l’unica strada percorribile. I tempi? Non so quando verrà firmato quel decreto, ma l’attenzione resta alta". Certo è che "comunque la nomina di un commissario non è di per sé garanzia di risoluzione totale dei problemi – la cautela del sindaco di Monza Paolo Pilotto –. Bisogna innanzitutto capire quali eventualmente saranno le potestà attribuite". In ogni caso il primo cittadino non nasconde la "massima disponibilità" sua e dei tecnici del Comune a fare in modo che si trovi la soluzione perfetta nei tempi utili. Tenendo ben presente che "io seguo solo due regole: innanzitutto si fanno le cose nei limiti delle norme, in secondo luogo massima collaborazione". Il traguardo è comune. Per Aci e per Monza, intesa non soltanto come macchina amministrativa, ma anche come città.
"I problemi sulla Fan Zone emersi l’anno scorso e risolti in extremis credo siano stati la dimostrazione della massima disponibilità da parte di tutti. Purtroppo stiamo raccogliendo, sia noi sia Aci (che è entrata nella gestione del circuito nel 2016, ndr), l’eredità di tante approssimazioni nella gestione passata, cosa che ci espone a fatiche a volte anche enormi e complicate da affrontare e risolvere – rimarca Pilotto –. Ma non nascondo che nell’ultima telefonata con il presidente Aci Angelo Sticchi Damiani ho parlato chiaro: “Per favore ragioniamo sul piano A, ma prevediamo anche un piano B“. Perché i tempi sono stretti. Dall’altra parte ho avuto rassicurazione che sono pronti ad affrontare anche l’ipotesi che l’avvio dei lavori debba essere spostato a subito dopo il Gran premio di settembre". Ma il sindaco Pilotto preferisce procedere metro dopo metro. Nessuno slancio in avanti. Nessuna partenza anticipata. "Attendiamo la presentazione ufficiale dei due progetti – detta il passo –, a quel punto, per quanto ci compete, convocheremo tutti gli enti della conferenza dei servizi. Se i progetti arriveranno e se tutta la documentazione sarà completa, certamente sono convi nto che da parte di tutti i soggetti coinvolti ci sarà la massima disponibilità. Anche in termini di rapidità di risposta".