STEFANIA TOTARO
Cronaca

Corridoio verde fuorilegge: "Ipotesi sconcertante"

La curatrice fallimentare dell’ex raffineria contro la proposta del Comune "La soluzione indicata non è compatibile con il Piano territoriale della Provincia".

Corridoio verde fuorilegge: "Ipotesi sconcertante"

"Il corridoio ecologico individuato dall’amministrazione comunale urta contro il Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Monza e Brianza". Non si placano le polemiche sul futuro della ex Lombarda Petroli. L’ultima battaglia della guerra tra il Comune di Villasanta e la curatela del fallimento della ex raffineria dismessa trasformata in sito di stoccaggio di idrocarburi, dove nella notte del 22 febbraio 2010 vennero sversati nel Lambro almeno 2.400 tonnellate di gasolio e oli combustibili, riguarda una striscia di verde che dovrebbe dividere le proprietà di Lombarda Petroli e Immobiliare Villasanta. "Ci è stata fatta l’ipotesi di aumentare lo spazio produttivo fino a 100mila metri quadrati, comunque insufficiente per recepire i diritti edificatorii per 81mila metri – scrive la curatrice del fallimento Lombarda Petroli, Elisabetta Brugnoni, nell’ultimo documento inviato al Comune – e di cancellare improvvisamente il parco pubblico corridoio ecologico che in modo retorico è stato difeso strenuamente in tutti questi anni e di sostituirlo con un fantasioso terreno agricolo per la restante parte di 50mila metri". Una, secondo la curatrice, "sconcertante ipotesi" che urta con il Piano territoriale di coordinamento della Provincia".

Quindi, la conclusione di Brugnoni, "una simile proposta incontrerà la strenua opposizione della Provincia di Monza perché non tutela in alcun modo gli interessi pubblici". La curatela della Lombarda Petroli, che lamenta come la prospettiva di allargare le aree verdi a scapito di quelle edificabili rende la vendita all’asta giudiziaria inappetibile per eventuali acquirenti, ben consci di dover anche affrontare le spese delle bonifiche dei terreni, ha proposto al Comune di classificare come corridoio ecologico una superficie di 37mila metri quadri "che rappresenta comunque il triplo di quanto dovuto per legge" e che unita all’area di Immobiliare Villasanta crea un corridoio ecologico di circa 60mila metri quadri. Scartate dalla curatela l’ipotesi di realizzare un’area agricola in quanto il terreno va prima bonificato e neanche un parco eolico, per mancanza di vento sufficiente in Brianza, o fotovoltaico, perché in questo caso l’area dovrebbe essere recintata dalla proprietà, facendo venire meno il requisito dell’accessibilità.