BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Vimercate, vittima del coronavirus in corsia: addio al dottor Oscar Ros

Tricolore spento per un giorno in segno di lutto sulla facciata dell’ospedale. Specialista in igiene e medicina preventiva era un punto di riferimento

Il dottor Oscar Ros aveva 61 anni e viveva con la famiglia a Villasanta

Vimercate (Monza e Brianza), 22 aprile 2020 - L’ultima foto il 7 marzo, poi il contagio e lunedì la tragedia. Oscar Ros, 61 anni, è il 140esimo medico in Italia che muore per Covid-19. Volto notissimo della sanità brianzola, specialista in igiene e medicina preventiva, era un punto di riferimento della direzione a Vimercate. In città si è svolta tutta la sua carriera, tranne una breve parentesi iniziale, negli anni Novanta, in cui era stato al Nucleo Tossicodipendenze a Monza. Era in terapia intensiva da fine marzo, ha lottato fino all’ultimo, ma non ce l’ha fatta. Il direttore generale dell’Asst Nunzio Del Sorbo ha deciso di spegnere per un giorno il tricolore che illumina la facciata dell’ospedale, una delle tante trincee lombarde contro il bacillo-killer. Un modo per dire alla famiglia, alla moglie Elena e ai tre figli, Alessandro, Laura e Anna, che "non sono soli".

La notizia della sua scomparsa ha segnato tutti in corsia. La paura è nell’aria. Come si sia contagiato il dottore è impossibile sapere, ma la mente torna ai primi giorni dell’epidemia quando le incertezze sulle regole hanno permesso al nemico di circolare indisturbato. Era entrato subito nella task-force in prima linea, il 22 febbraio, giorno in cui il paziente uno era ormai stato identificato. E oggi l’istantanea di un mese e mezzo fa che lo ritrae in camice, come è stato per tutta la vita, davanti ai cartelli che mettono in guardia dal contagio, hanno il valore di un simbolo. Dei legami profondi che aveva saputo stringere lungo l’intero arco del suo percorso professionale sono testimonianza i messaggi che da ieri corrono in rete. Autorevolezza, umiltà, umanità sono le doti che tutti riconoscevano in lui.

A partire dai volontari di Avolvi, l’associazione che assiste i malati in reparto per i quali era sempre pronto a spendersi. Tutti sotto choc per l’epilogo con il quale non avrebbero mai voluto confrontarsi. Oscar Ros non aveva paura dell’innovazione. Forse per questo si trovava a proprio agio fra gli studenti fin dai tempi della Scuola professionale per infermieri prima come insegnante di Microbiologia e Statistica, poi, quando le cose erano cambiate, come professore a contratto del corso di laurea in Bicocca. I suoi interessi erano molteplici, fra i tanti incarichi ricoperti c’è stato anche quello di responsabile della Biblioteca medica aziendale, all’interno del Servizio lombardo. "Non si poteva che apprezzarne l’onestà e la sincerità - dice Milena Caglio, il suo capo -, non si stancava mai di ascoltare. Abbracciamo la famiglia con affetto". In lutto anche Villasanta dove il medico abitava.