
Il reparto infettivi del San Gerardo è uno dei 17 punti di riferimento per gestire i casi
Monza, 31 gennaio 2019 - Paura ieri al San Gerardo di Monza. Mercoledì scorso, un uomo italiano di 40 anni, reduce da un viaggio di lavoro in Cina è stato ricoverato in isolamento, perché accusava i sintomi più comuni del virus 2019-nCoV: febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie. Durante la giornata di ieri è stato sottoposto ad accertamenti e a fine giornata tutte le analisi hanno fatto concludere che si tratta di una forte forma di influenza, ma non della gravità del Coronavirus. L’uomo rimarrà comunque ricoverato nel reparto malattie infettive, secondo il normale iter di cura. L’allarme è rientrato, in prima serata, quando il portavoce di Regione Lombardia ha divulgato l’esito delle analisi. L’attenzione resta alta.
Il San Gerardo è uno dei 17 reparti malattie infettive di riferimento per gestire i casi sospetti di Coronavirus che fanno quadrato insieme ai medici di famiglia e ai tre laboratori: Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute, Università di Milano; laboratorio di virologia Policlinico San Matteo di Pavia e laboratorio microbiologia dell’Ospedale Sacco di Milano. Spiega l’assessore al Welfare Giulio Gallera: "È fondamentale porre attenzione ai tempi di riferimento dei viaggi e alle frequentazioni a rischio di contagio prendendo in considerazione gli ultimi 14 giorni dall’esordio dei sintomi. I medici per i pazienti che rientrano nella definizione di caso sospetto devono segnalare il caso all’ATS di competenza e attraverso procedure informatiche specifiche, gestendo il paziente in stretto raccordo con i referenti delle ’malattie infettive’".
L’Ospedale di Monza da anni è in prima linea rispetto alle grandi emergenze sanitarie. Nel 2011, l’Unità operativa di Pneumologia si era occupata di due pazienti affetti dal virus A-H1N1. Il virus ebbe una recrudescenza, con alcuni casi seguiti anche a Monza nel 2015. Nel 2016 l’Unità operativa malattie infettive aveva seguito anche il primo caso di virus Zika di Monza e Brianza, su una donna italiana reduce da un viaggio in Giamaica. Dal 2017 ha avviato una collaborazione con l’associazione Ala Milano Onlus, per intervenire nel campo della prevenzione e diagnosi precoce dell’infezione da HIV, dedicata alle persone transgender che si prostituiscono. Dal 2018 ha messo in rete i Servizi per le Dipendenze (SERD) per offrire agli utenti con Epatite C un accesso mirato per essere presi in cura.