Consegnate ai Comuni 29 pietre d’inciampo

Una posata simbolicamente davanti alla Provincia in ricordo dei 384 deportati della Brianza, ebrei ma anche partigiani, operai e soldati

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di Cristina Bertolini

Per introdurre la Giornata della memoria è stata posata una "Pietra d’inciampo" davanti alla sede della Provincia, in via Grigna, in memoria di tutti i deportati e le deportate della Brianza. Contestualmente la firma del protocollo "Progetto pietre d’inciampo" tra il presidente della Provincia Luca Santambrogio e la presidente del Comitato promotore Milena Bracesco con l’impegno di diffondere la memoria del martirio dei brianzoli, per mano dei nazifascisti, tra il 1943 e il ‘45. La Provincia si è impegnata per gli atti amministrativi, l’interazione con i Comuni (30 aderenti su 50 amministrazioni) e il coordinamento con l’Ufficio scolastico territoriale, per la diffusione della memoria anche negli istituti. Collabora poi con l’artista Gunter Demnig che realizza le formelle, cioè le pietre d’inciampo. Il Comitato interagisce con i Comuni per le iniziative, coordina l’approvazione del materiale grafico; approva di anno in anno i nominativi delle vittime da ricordare, consultando volumi ed esperti che aiutino a ricostruirne la storia. Insieme ai Comuni propone iniziative per le scuole e collabora alla presentazione.

Sono stati 384 i deportati dalla Brianza nei due anni più duri: 40 deportati ebrei verso la Shoa; 252 operai e partigiani deportati per ragioni politiche; 92 soldati del Regio esercito che rifiutarono l’desione ai nazifascisti, di cui si conosce la vicenda, ma altri devono ancora essere ritrovati. Per ricordarli, ad oggi in Brianza sono state posate 47 pietre, piccoli tasselli che costituiscono quella rete della memoria, con cui il territorio, attraverso il Comitato per le pietre d’inciampo, sta partecipanto alla costituzione di un più grande monumento diffuso d’Europa, nato per iniziativa del tedesco Gunter Demnig, per ricordare le vittime della Shoa e della deportazione.

"Mi piace pensare che da oggi, questo sarà simbolicamente il punto di partenza di quel viaggio della memoria alla scoperta delle storie di ogni singola pietra che sarà posata – auspica il presidente Luca Santambrogio – posare una pietra davanti alla Provincia, Casa dei Comuni, è un modo per sentirci “comunità“ che sa condividere il dolore, ma guarda al futuro, tenendo ben salde le radici del passato".

Ventinove nuove pietre d’inciampo sono state consegnate ai Comuni, di cui 7 nuovi aderenti al Comitato, promosso da Aned (Associazione ex deporti) Anpi (associaione partigiani) e Associazione Senza confini, di Seveso. Più commossa che mai quest’anno Milena Bracesco, in quanto tra le pietre che verranno posate a Monza, una è dedicata a suo padre Enrico. A Monza, giovedì 27 è prevista la posa di sette "Pietre d’inciampo", realizzate da Demnig. Saranno scoperte alla presenza dei familiari e ricorderanno per sempre la memoria di: Enrico Bracesco, via Dante 45; Carlo Samiolo, via Volta 15; Pietro Massari, via Col di Lana 17; Federico Gaviraghi, via Mozart 16; Angelo Beretta, via S. Alessandro 5; Luigi Montrasio, via Marco d’Agrate 21; Giorgio Levi, via Pretorio 2.