Desio, in mille per due posti da infermiere

Gli aspiranti al PalaDesio da ogni angolo d’Italia. Ma per il sindacato ne servirebbero almeno 200

La protesta del sindacato Nursind

La protesta del sindacato Nursind

Desio (Monza) -  Uno su mille ce la fa, cantava Gianni Morandi. Saranno invece...il doppio coloro che otterrando l’agognato posto di lavoro: due su mille. Tanti (o, meglio, pochi) sono gli infermieri che l’Asst di Monza ha deciso di assumere a tempo indeterminato attraverso il concorso che si chiuderà oggi e che ha visto arrivare al PalaDesio ben 1000 aspiranti da ogni angolo d’Italia. "Due infermieri – sottolinea Donato Cosi, coordinatore regionale NurSind e componente della direzione nazionale del sindacato degli infermieri – a fronte di almeno 200 che sarebbero necessari qui, tra ospedale, dove sono in programma pensionamenti e trasferimenti, hub vaccinali e territorio, cioè medici di famiglia, per malati cronici e Unità speciali di continuità assistenziale".

Il sindacato degli infermieri, che in Lombardia conta oltre 7mila iscritti, ha approfittato dell’evento, per denunciare ancora una volta, con forza, la carenza di personale: "Servono infermieri ma le direzioni non se ne rendono conto – prosegue Donato Cosi –. Abbiamo le ferie da smaltire, i reparti che come ogni anno vengono riorganizzati con la chiusura di alcuni servizi, e poi per tutta l’estate gli infermieri saranno impegnati nella campagna vaccinale". Una campagna che procederà a lungo e una situazione di difficoltà, disagio ed enorme sforzo, per gli infermieri, che si protrae da tutto il periodo della pandemia. Tanto che molti infermieri hanno deciso di andare in pensione in anticipo, secondo le opportunità di legge. Andando ulteriormente ad aggravare la situazione critica nelle corsie e nei vari servizi. Troppo stanchi, fisicamente e psicologicamente, per proseguire, tanto da scegliere di "mollare", pur dovendo fare dei sacrifici economici.

Di prima mattina, ieri, la prima tranche di iscritti ha preso compostamente d’assalto la struttura sportiva, dove è stata organizzata l’accoglienza nei minimi particolari, in modo da rispettare tutte le procedure di sicurezza: "Sono stati organizzati cinque check point – spiega Oreste De Faveri, gestore dell’impianto – per misurazione della febbre, sanificazione delle mani, verifica del tampone eseguito e tutto il resto. Quindi si sono accomodati sulle gradinate, distanziati". Gli altri 500 hanno seguiranno lo stesso iter questa mattina, con le medesime precauzioni e speranze: "In passato qui sono stati fatti concorsi anche con 1500 persone – ricorda De Faveri – è andato tutto bene".