
Il sindaco Allevi
Monza - Per il sindaco e gli assessori di Monza passare dal 2021 al 2022 ha comportato una significativa differenza economica. E ancora di più lo sarà per chi diventerà l’amministratore della città dopo le prossime elezioni, negli anni 2023 e 2024. Perché per tutti i politici del governo comunale gli stipendi raddoppiano nell’arco di 3 anni. E il primo aumento è stato applicato con l’inizio del 2022, quando nelle proprie buste paga il sindaco Dario Allevi, il vicesindaco Simone Villa e gli altri 9 assessori, assieme anche al presidente del Consiglio comunale Filippo Carati, hanno trovato il proprio compenso maggiorato di un terzo rispetto a quello del 2021. Si parla di aumenti significativi: l’indennità del sindaco di Monza fino a dicembre era di 5.466,18 euro lordi al mese, mentre con l’anno nuovo la sua retribuzione è diventata di 7.974,40 euro lordi al mese.
Al vicesindaco la busta paga mensile è stata aggiornata da 4.099,64 euro lordi a 5.980,80 euro, mentre per il resto della giunta (tranne l’assessore Pierfranco Maffé che ha l’indennità comunale dimezzata perché mantiene la propria attività professionale di medico) lo stipendio è cresciuto da 3.553,02 euro agli attuali 4.934,96 euro lordi mensili. Lo stesso compenso di un assessore è riconosciuto al presidente del Consiglio comunale.
L’adeguamento al rialzo delle indennità di funzione degli amministratori comunali non è una scelta autonoma fatta a Monza ma è una disposizione contenuta nella Legge di Bilancio 2022 dello Stato - la 234 dello scorso 30 dicembre – che riguarda tutti i municipi. È una norma che sembra andare nella direzione di provare a ridurre il grande divario di compensi presenti nella politica italiana, dove a fronte di indennità elevate nelle istituzioni centrali dello Stato, ai parlamentari o agli amministratori delle Regioni, si registrano invece remunerazioni, in proporzione, basse negli enti locali. Il criterio introdotto prevede di adeguare in 3 anni le indennità degli amministratori comunali con quella riconosciuta a un presidente di Regione, quindi di 13.800 euro lordi al mese, proporzionandola alle dimensioni della città.