Clima pazzo e piante vecchie, il Comune di Monza corre ai ripari

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Cinque alberi schiantati, altri 8 sono gravemente danneggiati e i tecnici del servizio manutenzione del verde del Comune stanno verificando se è possibile salvarli o se sarà inevitabile la rimozione. Il forte vento di lunedì ha colpito il verde di Monza in piazza Garibaldi e nei giardini pubblici in via Tirso, via Po, tra le vie Masaccio e Vecellio, Puglia-Lucania, Meraviglia, Correggio e nell’area del palazzetto dello sport, lato via della Guerrina. "Nonostante la violenza delle raffiche i danni sono stati fortunatamente contenuti – dice Simone Villa, vicesindaco con delega al verde pubblico –. Purtroppo, però, negli ultimi anni assistiamo a eventi meteorologici sempre più vigorosi e ravvicinati nel tempo, che si uniscono a una diffusa maturità del patrimonio arboreo, prevalentemente costituito da impianti effettuati nel Dopoguerra, spesso realizzati anche in modo non adeguato". Oggi in città ci sono 20mila alberi adulti e altri 8mila di recente piantumazione: esemplari censiti in un archivio informatico per genere, specie, età, dimensioni, stato vegetativo ed eventuali difetti. Grazie a questo database gestionale ogni anno vengono eseguiti 600 controlli sia visivi sia strumentali per verificare la staticità della pianta a cui si aggiungono circa 1.200 potature che avvengono prevalentemente per interferenze con punti luce, viabilità, impianti o edifici privati, mentre solo una parte è legata alla sicurezza. "Non è vero che gli alberi sani sono più sicuri se vengono potati. Anzi, potature non necessarie e male eseguite a medio-lungo termine possono causare l’insorgenza di patologie in grado di compromettere la stabilità della pianta", puntualizza Villa. Che anticipa imminenti novità per il servizio globale di gestione del verde pubblico oggi affidato ancora in proroga al gruppo di imprese che aveva vinto il bando nel 2011. "Per il 2022 abbiamo previsto 2,3 milioni per il bando che contiamo di pubblicare entro primavera – spiega –. Un budget superiore agli attuali 1,6 milioni che permetterà di migliorare la cura e la gestione dell’intero patrimonio. Nel bando è previsto anche un piano specifico che, con tecniche moderne, consentirà un monitoraggio annuale di tutte le piante e di assegnare a ogni alberatura un indice di rischio per poi meglio pianificare e calibrare gli interventi".

Marco Galvani