REDAZIONE MONZA BRIANZA

Cicli Fiorin centra 5 successi

Il Gruppo Sportivo Cicli Fiorin si conferma ai vertici del ciclismo giovanile con una nuova serie di successi.

Nell’arco di poche ore la formazione brianzola, diretta dai tecnici Daniele e Stefano Fiorin e presieduta da Guido Fiorin, ha brindato per ben cinque volte ai successi con i suoi ragazzi sia nelle gare in pista che in quelle su strada.

Le affermazioni sono arrivati in primis dal velodromo di San Francesco al Campo, nel Torinese, dove si è tenuto il Memorial Guido Messina valevole come prova di campionato regionale Piemontese. Disponendo di una doppia affiliazione come da regolamento della Federazione Ciclistica Italiana, Lombardia e Piemonte appunto, tre sono stati i titoli conquistati delle pistard di casa Fiorin: Anita Baima ha vinto il torneo di velocità riservato alle esordienti, Asia Rabbia si è messa al collo la medaglia d’oro tra le allieve, mentre Carlotta Fantini ha completato la festa fregiandosi del titolo allieve nella specialità del Keirin.

Quanto alla Baima, pronipote dell’ex professionista Franco Balmamion ((vincitore di due Giri d’Italia) in finale ha superato le compagne di squadra Evelin Romina Di Sciuva e Camilla Bezzone così firmando un vero e proprio trionfo per il team di Baruccana di Seveso. Rabbia ha indossato la maglia regionale in virtù del secondo posto acquisito alle spalle di Rebecca Vezzosi, ciclista pavese del team Gioca in Bici Oglio Po: idem per la Fantini anch’essa seconda classificata alle spalle della stessa Vezzosi.

La giornata torinese ha riservato buoni piazzamenti anche per Matilde Ceriello e Anna Poletti rispettivamente terza e quarta classificata nella prova Tempo Race. Per quanto riguarda invece la corsa su strada svoltasi a Pessano con Bornago (Trofeo Mazo) da registrare le vittorie di Camilla Isorni nella categoria G3 davanti a Martina Pianta, e di Lorenzo Milani tra i maschi della G5 sul compagno di colori Cesare Castellani e Andrea Corno del Velo Sport Abbiategrasso. In campo femminile quarta piazza a Martina Salamon.

Danilo Viganò