CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Chiudono le sedi territoriali del servizio prevenzione infortuni

Presidio di Cgil davanti all’Ats di viale Elvezia: smantellati i punti di riferimento di Ornago e di Desio per ragioni di efficientamento

di Cristina Bertolini

Ieri presidio di Cgil davanti alla sede monzese di Ats in viale Elvezia per protestare contro la chiusura delle sedi territoriali del servizio prevenzione infortuni sul lavoro (Psal) di Ats. Da martedì 8 marzo a venerdì 11, giusto il tempo di fare gli scatoloni: è stato questo l’unico preavviso che i dipendenti e i rappresentanti sindacali hanno avuto da Ats Brianza rispetto alla scelta di chiudere il servizio Psal di Ornago per trasferire i 10 lavoratori a Monza, presso i locali di via Solferino.

"Ci siamo subito attivati – spiega Tania Goldonetto, segreteria generale Fp Cgil Monza Brianza – ma da un confronto con i vertici di Ats ci è stato anticipato che verrà smantellato lo stesso servizio anche a Desio, per accorpare tutto a Monza, per ragioni di efficientamento".

E intanto gli incidenti sul lavoro, tra gennaio 2021 e gennaio 2022 sono aumentati del 138%. In realtà, come aggiunge Giulio Fossati, segretario Cgil confederati, si tratterebbe di una grave carenza del personale che prosegue da anni che quindi determina una decisione sbagliata e unilaterale della dirigenza di Ats, senza aver consultato non solo i sindacati, ma neanche gli amministratori locali: non sapeva nulla il sindaco di Vimercate. Il servizio Psal di Ornago potrebbe trovare posto nell’Ospedale di comunità di Vimercate, rinnovato con i fondi Pnrr. "Questo provvedimento porterà con sè un pericoloso arretramento del servizio – osserva Fossati – a gennaio 2022 abbiamo avuto 446 incidenti sul lavoro, mentre nello stesso mese di quest’anno sono stati 1062, troppi per essere dovuti unicamente alla ripresa delle attività produttive. E’ urgente un intervento degli enti locali attraverso l’Assemblea dei sindaci".

I settori più a rischio per gli incidenti sul lavoro sono ediliaiza, manifattura, servizi (igiene urbana, commercio, grande distribuzione), scendono i dati relativi alle malattie professionali nelle Rsa, ma soltanto perché a causa del Covid gli operatori non si sono curati e cala l’emersione."La medicina di prevenzione – fa notare Fausto Callegari, coordinatore Rsu di Ats Brianza – è la miglior ricetta contro gli infortuni. Invece di portare i servizi sul territorio, si va nella direzione opposta". Minori controlli e di scarsa qualità, come aggiunge Nicola Turdo Fp Cisl, rischiano di mettere in competizione le aziende che rispettano tutte le normative in materia di sicurezza e diritto del lavoro (con costi notevoli) con altre meno attente.