
Maltrattamenti contro le donne
Giusano (Monza Brianza), 10 febbraio 2020 - La Casa Rifugio di via Rimembranze è pronta: l’inaugurazione è prevista per sabato 22 febbraio. Subito dopo sarà pronta ad accogliere donne con bambini vittime di maltrattamenti e violenze. Un progetto voluto e decollato con l’ex giunta-Riva nel novembre 2018 che ha destinato l’immobile per aiutare donne e bambini chiamandola “Rifugio le Ginestre”. Allora era partita la ristrutturazione dell’immobile in stile liberty che potrà ospitare fino a 8 persone (4 donne e i rispettivi bambini). Ad aggiudicarsi i lavori era stata la ditta Molteni di Giussano.
Ora che l’opera di riqualificazione è terminata ad occuparsi della gestione della struttura sarà la cooperativa sociale onlus “Nuovo Millennio” di Monza. Questa cooperativa monzese nasce dalla collaborazione tra Caritas Ambrosiana e Caritas di Monza e offre servizi alla persona da diversi anni. "La struttura che rappresenta un valore aggiunto per la nostra città e offre un aiuto importante a donne sole e in difficoltà economica - spiega il vicesindaco Adriano Corigliano -. Ora la struttura è pronta a dare accoglienza a donne e bambini vittime di violenza. Troveranno il calore di una casa accogliente e, un supporto educativo per ricominciare a una nuova vita". Alla cerimonia di inaugurazione sono state invitati Fabrizio Sala, vicepresidente della Regione che ha finanziato il progetto, l’assessore regionale ai servizi sociali Stefano Bolognini, il presidente della provincia Luca Santambrogio e i 10 sindaci dell’ambito di zona Ats. La palazzina risalente ai primi del ’900, in pieno centro, è di proprietà del Comune e ha una superficie di 250 metri quadrati: grazie a questo progetto potrà essere trasformata in una casa alloggio per donne sole o con figli già in carico a centri antiviolenza. Con una zona giorno con spazi comuni e una zona notte con camere indipendenti, oltre a dei locali per gli operatori della casa, e a un accogliente giardino. Il costo complessivo della riqualificazione è di quasi 230mila euro, 200mila finanziati dal bando regionale, la restante parte è arrivata dalle casse comunali.
Le Ginestre sarà una struttura di seconda accoglienza, cioè le donne ospiti, avranno già fatto un primo percorso nelle comunità e inizieranno a Giussano il reinserimento per tornare alla propria autonomia. Resteranno nella casa da 6 a un massimo di 18 mesi. Saranno supportate da un’equipe educativa, ma saranno autonome e indipendenti. La struttura “le Ginestre” si aprirà anche al territorio: l’idea è di creare una rete e una sinergia con le realtà associative giussanesi, ma anche offrire consulenza e supporto a altre donne che vivono situazioni di maltrattamento. All’interno della casa-rifugio, infatti, c’è un ufficio separato che diventerà uno sportello di ascolto.