
Il dispositivo per clonare carte di credito sequestrato dai poliziotti
Monza – Avevano già montato un apparecchio elettronico alla pompa di benzina per clonare carte di credito ma l'occhio attento e il senso civico di un cittadino li ha smascherati.
Nell’ambito dei servizi di vigilanza e controllo del territorio da parte delle pattuglie dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di polizia di Monza, due equipaggi delle Volanti nel pomeriggio di martedì scorso hanno ricevuto la segnalazione fatta da un cittadino: in un’area di servizio di Viale Fermi aveva visto due persone intente ad armeggiare in maniera sospetta accanto alla colonnina adibita ai pagamenti con carte e contanti per il rifornimento di carburante self-service.
L’uomo ha raccontato che, mentre si trovava seduto a uno dei tavolini esterni del bar lì presente, aveva avuto modo di notare come due persone appena giunte all’area di servizio si erano accostate a una delle colonne self-service e qui, mentre uno iniziava ad armeggiare con lo schermo, l’altro in posizione china maneggiava un tavolino di plastica lì accanto, per poi parcheggiare l’auto in uno stallo e accomodarsi a uno dei tavoli esterni del bar a consumare cibo e bevande, con lo sguardo rivolto verso la colonna di rifornimento. E ogni volta che un utente si apprestava a fare rifornimento alla propria auto, uno dei due uomini si recava subito all’interno della propria macchina parcheggiata, mentre l’altro armeggiava con il telefono cellulare.
Gli agenti delle Volanti hanno raggiunto immediatamente i soggetti segnalati, risultati essere due cittadini bulgari di 57 e 56 anni. I poliziotti, constatato che non sapevano fornire una valida motivazione sulla propria presenza alla pompa e sorpresi, più volte, a confabulare in lingua bulgara con lo sguardo rivolto verso il tavolino di plastica, hanno deciso di andare a controllare. Sotto al tavolino c'era un dispositivo elettronico fissato con nastro biadesivo.
Inoltre i due risultavano essere in possesso di 6 carte di credito di diversi istituti bancari intestate ad altre persone. All’interno dell’auto, presa a noleggio, c'era poi un rotolo di nastro biadesivo corrispondente a quello utilizzato per fissare lo strumento elettronico al tavolino: si trattava di un’apparecchiatura utilizzata per catturare i dati delle carte di credito a distanza, per poi procedere alla loro clonazione ed effettuare indebiti prelievi di denaro contante a danno dei loro ignari titolari.
I due bulgari, accompagnati negli Uffici della Questura, sono stati sottoposti ai rilievi fotodattiloscopici e ad ulteriori accertamenti dai quali si è scoperto come il 56enne avesse a proprio carico una segnalazione per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, mentre il 57enne aveva precedenti segnalazioni per ricettazione, furto ed uso di atto falso, nonché per accesso abusivo a un sistema informatico o telematico e frode informatica, per i quali aveva già scontato nel 2010 una condanna alla pena della reclusione di 1 anno e 4 mesi.
Al termine degli accertamenti i due cittadini bulgari sono stai indagati per detenzione di apparecchiature, dispositivi o programmi per la clonazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti e nel contempo il Questore della provincia di Monza e della Brianza, Marco Odorisio, ha attivato l'Ufficio Immigrazione disponendo nei confronti del 57enne il provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale entro 10 giorni.