Caos trasporti in Brianza: già raccolte 500 firme

Taglio delle corse dei treni e del tram, numero di viaggi dimezzato. Centinaia di utenti costretti a cercare soluzioni alternative per andare al lavoro

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di Gabriele Bassani

Taglio dei treni, taglio del tram, giornate infernali per i pendolari della Brianza non solo per le temperature. Situazione sempre più difficile per chi deve spostarsi con i mezzi pubblici la cui fruizione, da queste parti, anziché essere incentivata, viene ogni giorno ostacolata con scioperi, ritardi, disservizi. Da lunedì a ieri, Trenord ha soppresso decine di treni su diverse linee, compresa quella che da Milano sale verso Seveso, passando da Varedo e Cesano Maderno, dove l’offerta è stata sostanzialmente dimezzata per 4 giorni. Tutto questo, ufficialmente per interventi di manutenzione straordinaria, legati anche al caldo. Ieri mattina, addirittura, è stata soppressa un’intera linea, la S9, la Saronno-Seregno, sostituita da servizio autobus, notoriamente più scomodo, con tempi di percorrenza più elevati. Una brutta sorpresa che gli utenti hanno ricevuto solo ieri mattina attraverso l’App dedicata di Trenord, la stessa peraltro che comunicava anche una serie di soppressioni di treni che invece erano regolarmente in servizio, come testimoniato da più utenti attraverso le numerose pagine social che sono dedicate proprio ai disservizi di Trenord sulle diverse linee. Insomma, il caos, con centinaia di utenti costretti a trovare soluzioni alternative per raggiungere il posto di lavoro al mattino e per rientrare la sera. Una situazione insostenibile che ha portato alcuni pendolari a lanciare una petizione online tramite il sito change.org che nel giro di pochissime ore ha raggiunto 500 firme, inviate al presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana e all’assessore regionale ai Trasporti, Claudia Maria Terzi.

"I pendolari meritano un servizio ferroviario serio: Regione Lombardia non sa più gestire i trasporti" esordisce il documento promosso da Cristina Maranesi e Raffaele Specchia a cui sono state aggiunte le 500 firme in mezza giornata. Non stanno certo meglio gli utenti del tram della Comasina, il vecchio “Frecciarancio” gestito da Atm che collega Limbiate alla linea 3 della Metropolitana di Milano. In attesa di conoscerne il futuro che sarà discusso nella riunione di lunedì 25 in Regione Lombardia (annunciato anche un presidio di pendolari), gli utenti devono fare i conti con il taglio dei tram, sostituiti dagli autobus, che sono molto più lenti e molto meno capienti. Mercoledì sera sulla pagina Facebook a sostegno del tram è comparsa l’immagine della situazione sull’autobus della corsa delle 17.46 arrivata alla fermata Battiloca con quasi 15 minuti di ritardo. "Alcuni sono saliti a forza tra urla, insulti e spintoni, altri tra cui io no" ha raccontato Simona Olivieri.