CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Via Poliziano, cantiere fantasma fra i banchi

Alla scuola Bonatti di Monza i lavori da 2,6 milioni dovevano partire a maggio, ma continuano a slittare fra le proteste di preside e genitori

La scuola di via Poliziano

Monza, 14 gennaio 2016 - Polemica aperta tra il dirigente scolastico della media da poco intitolata a Walter Bonatti, Anna Cavenaghi - appoggiata dai genitori - e l’amministrazione comunale per la ristrutturazione della scuola. Non si sa quando partiranno i lavori in via Poliziano, quali i dettagli del progetto e come gestire la convivenza del cantiere con le attività scolastiche di 500 persone tra ragazzi, docenti e personale. Vorrebbe sapere qualcosa anche la preside dell’istituto Porta Eliana D’Alò, ospite della scuola per 8 classi.

Risponde altrettanto infuriato l’assessore Antonio Marrazzo: "Abbiamo messo a bilancio un intervento per 2 milioni e 600 mila euro. Rifaremo i bagni, la palestrina, il refettorio, i camminamenti esterni, i laboratori, le aule di sostegno e tutti gli infissi. Un lavoro del genere si fa attraverso contratto e valutazioni che richiedono necessari passaggi burocratici. L’amministrazione Scanagatti non intende fare nulla al di fuori delle normative di trasparenza e rigore. I prossimi giorni stipuleremo il contratto per l’assegnazione dei lavori. Non vedo come un dirigente scolastico possa arrabbiarsi quando le sue scuole sono oggetto di un simile intervento".

Insomma manca qualche timbro. Intanto la scuola, risalente agli anni ’50, è fra le più ammalorate della città. Basta guardare la facciata, per poi passare alle strutture interne, bagni, serramenti, condutture, aule che cadono a pezzi. Assessore e tecnici, incontrando i genitori ad aprile 2015, avevano parlato di inizio lavori a settembre, poi slittati a ottobre e poi a dicembre. Dirigente e genitori avevano chiesto di inserire nella lista della spesa i bagni della scuola attigui alla palestra e il rifacimento delle vetrate della palestra, ad alto rischio di intrusione. Invece si è tenuto un incontro lo scorso 23 dicembre tra le due dirigenti scolastiche, con i responsabili dei Servizi Prevenzione e protezione, il presidente del Consiglio d’istituto Mario Mantegazza, il direttore della Manutezione e il responsabile della sicurezza del Comune. "Mancava l’assessore - sottolinea la preside -. Quindi non abbiamo avuto alcuna informazione sui tempi di inizio lavori, nè sui dettagli dei lavori e sull’inserimento dei due argomenti richiesti nel capitolato d’appalto".

Era presente l’ingegner Ermanno Celada, direttore dei lavori e il responsabile della ditta Fantin, appaltatrice, secondo cui si parlava di inizio lavori l’11 gennaio, ma non era ancora stato firmato il contratto. Il 28 dicembre la dirigente ha scritto una lettera chiedendo chiarimenti e un’altra l’hanno scritta i genitori, chiedendo un incontro con l’assessore entro fine gennaio. "Il Consiglio d’istituto riunitosi il 12 gennaio - chiude la preside - esprime sconcerto in merito all’assenza di risposte dall’Amministrazione comunale e auspica un incontro per i genitori, per capire tempi e modalità dei lavori".