BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Vimercate, il cane Bubu visita il suo padrone in rianimazione

Il paziente 80enne chiedeva sempre del cane ai parenti e la moglie ha pregato i medici di poterlo accompagnare in reparto

Il paziente in Rianimazione a Vimercate e il suo cane Bubu

Vimercate, 11 marzo 2022 - Ci sono immagini che si fissano per sempre nella memoria. E quella di Bubu in visita al suo padrone in rianimazione, a Vimercate, è sicuramente fra queste. Il meticcio sentiva la mancanza del "papà", un ottantenne della zona ricoverato da giorni in situazione critica. Amore pienamente ricambiato, il paziente non ha mai smesso di chiedere del cane ai parenti più stretti in visita. Tanto che la moglie ha pregato i medici di poter accompagnare l’amico a quattro zampe dal marito e l’ospedale, non certo a sorpresa, ha detto sì. Cinque anni fa Vimercate è stata fra le prime aziende della Lombardia ad applicare il regolamento regionale che permetteva a Fido di fare le feste a proprietari lontani da casa per una degenza.

«Secondo gli specialisti è un vero e proprio toccasana", sottolinea la direzione che ha adeguato le regole in tempo record, perché se è vero che l’accesso di esemplari vaccinati, perfettamente lavati e pettinati è concesso in alcune parti comuni, nessuno di loro finora era entrato nell’area più critica, la terapia intensiva, la più protetta per sua natura. «Ne è valsa la pena» , ripetono famiglia e personale dopo aver assistito all’incontro fra i due. "Pochi minuti in tutto, ma sono bastati a entrambi per stare ancora vicini". Per il malato, uno sprone a venirne fuori, "un sollievo da tutte le difficoltà", per Bubu una felicità immensa.

«Vivono in simbiosi – spiega la moglie – sono inseparabili". Per questo la lunga permanenza in corsia rischiava di trasformarsi in un problema per tutti e due. "E’ una storia straordinaria del rapporto fra uomo e animale", raccontato in questi giorni anche dai profughi ucraini che scappano dalle bombe dei russi con i loro amici al seguito. Migliaia di foto testimoniano un legame che niente può spezzare. «Veramente commovente» , dicono medici e infermieri che non avevano mai assistito a nulla di simile in reparto. Portare il bellissimo meticcio, manto fulvo a pelo lungo, nel luogo più segreto della struttura ha richiesto uno strappo alla regola "più che giustificato visto l’amore fra i protagonisti di questa storia", chiarisce Milena Caglio, direttore medico del presidio.

L’accesso degli animali da compagnia, nell’elenco ci sono anche i gatti, di solito è permesso solo nell’area accoglienza, nella grande hall che ospita prenotazione e accettazione, ma Bubu ha avuto un lasciapassare.