FABIO LUONGO
Cronaca

Camber, la signora della scherma: "Dedichiamole il nuovo palasport"

È stata campionessa olimpica e mondiale di fioretto, ma anche una delle prime donne a laurearsi in chimica nel nostro...

Irene Camber tra le schermitrici azzurre

Irene Camber tra le schermitrici azzurre

È stata campionessa olimpica e mondiale di fioretto, ma anche una delle prime donne a laurearsi in chimica nel nostro Paese. A lei, Irene Camber, triestina d’origine ma lissonese d’adozione, una delle maggiori glorie sportive della città e dell’Italia intera, viene ora proposto di intitolare il nuovo palazzetto dello sport realizzato nel quartiere don Moscotti. Ad avanzare ufficialmente l’idea sono stati, tutti assieme, i rappresentanti delle sei liste e partiti di opposizione: l’hanno fatto presentando una mozione congiunta che dovrà essere discussa giovedì in consiglio comunale. Il suo nome è stato scelto perché "simbolo di una donna determinata, che ha perseguito scelte forti ed è riuscita a ottenere risultati impensabili per l’epoca che ha vissuto", spiegano gli esponenti di Listone, Pd, Riformisti per Lissone, Vivere Lissone, Lissone al Centro e Prima Lissone. Da qui la richiesta alla sindaca, Laura Borella e alla Giunta di "considerare esemplari e degne di orgoglio le imprese sportive di Irene Camber e di rendere omaggio alla sua vita carica di impegno e determinazione, tramandando i valori dello studio e della pratica sportiva" che l’hanno caratterizzata. Questo "intitolando il palazzetto dello sport di via Lando Conti alla memoria di Irene Camber, così che il suo esempio possa essere formativo ed educativo per tanti giovani che utilizzano la struttura e sia ricordato sempre a Lissone". Irene Camber è scomparsa un anno fa, il 23 febbraio 2024, a 98 anni. È stata una delle più forti fiorettiste di tutti i tempi: vinse la sua prima gara a soli 14 anni e nel 1942 arrivò alla finale dei Campionati italiani.

Si fermò per laurearsi in chimica industriale, tra le prime donne in Italia; nel 1947 riprese l’attività sportiva e nel 1952 a Helsinki vinse l’oro nel fioretto individuale alle Olimpiadi. L’anno dopo a Bruxelles conquistò anche il titolo mondiale e nel 1957 a Parigi il Mondiale a squadre, oltre che il bronzo nell’individuale. Nel ‘60 a Roma fu bronzo olimpico nel fioretto a squadre. Ha poi vinto svariate altre medaglie mondiali e ai Campionati Italiani. Si ritirò nel ‘64 diventando commissario tecnico per il fioretto fino ai Giochi olimpici di Monaco ‘72. Nel 1956 aveva sposato il lissonese Giacomo Corno, tra i più importanti commercialisti aziendalisti italiani, docente di economia in prestigiose università internazionali.

Fabio Luongo