REDAZIONE MONZA BRIANZA

Calvario post-operatorio: "Rovinata in ospedale"

La denuncia di Laura La Valle, dolori lancinanti dopo l’asportazione di un tumore

Calvario post-operatorio: "Rovinata in ospedale"

Operata con successo per l’asportazione di un tumore, sta vivendo da quasi tre anni un vero e proprio calvario che, secondo alcune perizie mediche, avrebbe evitato con modalità di intervento differenti. La vicenda di Laura La Valle, 40 anni di Barlassina, madre di due figli di 11 e 6 anni, è complessa e articolata e inizia con la scoperta di un "carcinoma spinocellulare" all’utero, in seguito a un Pap test effettuato all’ospedale di Desio e poi approfondito all’ospedale San Gerardo di Monza nel luglio del 2021. L’intervento chirurgico viene effettuato il 30 agosto 2021: si tratta di "un’isterectomia laparotomica a moderata radicalità, con contestuale asportazione dei linfonodi pelvici di sinistra" come si legge nella relazione post operatoria. Laura viene dimessa il 3 settembre 2021 e da quel giorno iniziano le sue sofferenze. Ha continui dolori all’addome, che riferisce già alla prima visita di controllo del 23 settembre nella quale si riscontra un "versamento pelvico".

Seguono ulteriori esami clinici che danno valori anomali e visite ambulatoriali, perché i dolori non passano. Il 5 novembre è di nuovo ricoverata al San Gerardo per "idronefrosi bilaterale" e per l’applicazione di un catetere. Ma le sofferenze di Laura non accennano a diminuire e così, uscita dal San Gerardo, si rivolge all’ospedale San Raffaele di Milano per curare i problemi renali. Oggi è anche in terapia psicologica per le crisi di ansia e di panico, non può lavorare, ha episodi di perdite urinarie: "Le mie sofferenze sono iniziate dopo il primo intervento al San Gerardo dove non ho mai trovato un’ammissione di responsabilità per quanto accaduto" dice Laura, che per questo si è rivolta all’avvocata Emanuela Malberti di Seregno e a due medici, Bruno Magliona di Torino e Mario Colombo di Sesto San Giovanni che hanno analizzato il caso, producendo una dettagliata relazione al termine della quale si evidenziano 6 elementi di criticità puntualmente descritti nella condotta dei sanitari del San Gerardo in occasione del primo ricovero. "Abbiamo inviato una richiesta di riconoscimento dell’errore e dei danni nell’agosto del 2023. Qualche giorno fa, a quasi un anno di distanza e dopo numerosi solleciti, abbiamo ricevuto risposta negativa" spiega Laura. "La richiesta è stata valutata dall’Organismo aziendale multidisciplinare denominato Comitato Valutazione Sinistri, che si occupa di analizzare le richieste di risarcimento attinenti la responsabilità professionale sanitaria" spiega la risposta del San Gerardo. "Alla luce dell’istruttoria condotta, della documentazione disponibile e delle valutazioni medico legali, si comunica l’impossibilità di accogliere l’istanza, non avendo rilevato criticità nella condotta del personale sanitario dell’Ente".

Una doccia fredda per Laura che ha deciso di continuare la sua battaglia: "Non mi resta che rivolgermi al Tribunale, lo devo soprattutto ai miei figli e a mio marito, per quello che gli ho fatto e gli sto facendo passare e per come è cambiata in peggio la nostra vita e perché non si ripetano più questi errori che fanno soffrire le persone inutilmente".

Gabriele Bassani