di MARCO GALVANI
Cronaca

Mao, a Bovisio in scena un matto originale

L’eclettico cantautore lissonese e la sua “Una commedia romantica”

Mao Medici

Bovisio Masciago (Monza e Brianza) ,2 giugno 2019 - Ha suonato con Niccolò Fabi e i Sottotono, il suo brano “Respiro di te“ è stata la colonna sonora dello spot dell’associazione Vittime del dovere trasmesso negli stadi di serie A e durante le dirette tivù delle partite, ha suonato un po’ ovunque, due dischi (quasi tre) e un romanzo (quasi due) all’attivo. E una scaletta di progetti pronti a crescere. Perché il cantautore lissonese Mao Medici è «un matto davvero originale», come l’ha battezzato Toto Cutugno. Un artista che non ha mezzi termini in quel che dice. "Non ha etichetta se non sulla maglietta". Il suo genere è unico. Merce rara in un mercato fin troppo spesso appiattito al viavai del commerciale. Mao è uno che la gavetta la conosce bene. Sacrifici che l’hanno ripagato (anche) con uno spettacolo a teatro. Che ora torna, con l’accordatura di qualche piccola «stecca» perché "quando ti rivedi trovi sempre qualcosa da migliorare". Appuntamento sabato prossimo alle 21 al teatro Palamedia di Bovisio Masciago con “Una commedia romantica” e i suoi friends Andrea Meloni, Matteo Luraghi, Vito Emanuele Galante e Raffaele Cappelletti. Non uno spettacolo qualunque. Sarà "una cosa che non ti aspetti". Una via di mezzo tra un concerto e un’opera teatrale. Per tutte le età. Musica e parlato. Mao va oltre il teatro canzone e fluisce nella semplicità. Non ci sono coreografie, non ci sono giochi di luce. Una festa. Con saggia ironia. Divertimento ma "ogni tanto qualche schiaffettino lo tiro". I suoi - parola di Omar Pedrini - sono "testi geniali e profondi". Ancor più gli ultimi. Quelli che stanno diventando il terzo disco - “Lo spaventapasseri” - "l’album quello serio, più definito ma sempre acustico, più ritmato nonostante un paio di lentoni". Un disco pieno. Nelle sonorità e nei contenuti. Impegnati, meno scanzonati. Con lo spirito, la schiettezza, l’intelligenza che solo i cantautori (quelli veri) degli anni Settanta avevano.

Medici parla di disoccupazione "in un Paese ormai alieno", di pensioni, di finti rapporti. E poi ci sarà un brano contro la violenza sulle donne, “Oltre la soglia”, che sta diventando anche un libro. "Un libro con due dimensioni parallele – anticipa Mao -: nella prima metà ci saranno delle parti sottolineate in neretto in cui se la protagonista avesse smosso una minima parola magari il finale sarebbe stato diverso". In sospeso tra Sliding Doors e la teoria dei mondi possibili. Una canzone contro «il silenzio che è il tuo peggior nemico» ma che diventerà la voce delle associazioni Adagio e X noi Vale (nata in memoria di Valeria Bufo, uccisa dal marito a Bovisio).