
Un autobus
Sull’autobus della linea Limbiate-Monza salgono tre ragazzi sui vent’anni. Uno è particolarmente su di giri. Alza la voce, disturba, impreca come uno scaricatore di porto. In più, visto che fuori piove, mette le scarpe bagnate sui sedili. L’autista lo rimbrotta, sporca e dá fastidio, gli chiede più volte di comportarsi in maniera più decorosa, ma il giovane replica a muso duro. Lo sfida, gli parla in un’altra lingua (forse è un sudamericano) ma si intuisce che lo manda al diavolo.
Racconta tutto Salvatore Russo, l’autista, ex consigliere comunale della Lega e membro del direttivo di Monza del partito. La situazione si fa spiacevole e una coppia di passeggeri, marito e moglie, prova a indurre a più miti consigli quel ragazzo ma ottiene l’effetto contrario. Il giovane reagisce, con l’uomo ne nasce un alterco. I due arrivano alle mani. "Ho arrestato la corsa alla prima fermata e ho fatto scendere quel ragazzo. Stava diventando rischioso per l’incolumità dei passeggeri" racconta l’autista. "Non si può andare avanti così, aggressioni ed episodi simili accadono tutti i giorni anche se i colleghi spesso hanno timore a denunciare".
Stando solo ai casi recenti più eclatanti, il mese scorso un passeggero aveva danneggiato a calci il vetro di un pullman. Un anno fa, una coppietta poco raccomandabile aveva aggredito a calci e pugni un autista, derubandoilo del borsello. Lo scorso luglio, su un altro autobus un ragazzo disabile di origini egiziane era stato invece aggredito da un passeggero che lo aveva offeso per il colore della sua pelle e minacciato. Russo, che si occupa da sempre della questione sicurezza sui mezzi pubblici, riflette: "Anche la gente comune comincia a spazientirsi, e ad avere paura".
Tante volte, viaggiare non è sicuro. "Bisognerebbe mettere un agente della polizia locale sugli autobus - è la sua proposta -. I costi sarebbero eccessivi? Basterebbe mandarli almeno in certi orari, e in certe tratte, quelle più calde come verso San Rocco o piazza Castello, dove a volte gli autisti hanno timore a fermarsi. La presenza di uomini in divisa servirebbe a dare un segnale ai passeggeri, e a garantire la loro sicurezza oltrre a quella degli stessi autisti".