Biassono, Christian Donzello morto a 16 anni: "Strada usata come circuito, ma i controlli non bastano"

L’incidente mortale di domenica nella zona industriale svela i giochi pericolosi tra ragazzi. Il sindaco: " Con le ditte chiuse nel weekend è un posto invitante. Pattuglia fissa? Impossibile"

Biassono (Monza) - «Una tragedia che andava evitata". La morte di Christian Donzello, a soli 16 anni, ha innescato reazioni di dolore, choc, ma anche rabbia. Il dolore degli amici, che hanno consegnato alle loro pagine social pensieri e parole nel ricordo di Christian, con cui condividevano la stessa passione per la moto e la velocità. Lo choc di tanti genitori che hanno pensato a quel ragazzino come fosse il loro figlio e rivolto un abbraccio virtuale alla famiglia di Christian.

 Ma quello che è successo ha scatenato anche la rabbia di chi quelle sfide con le moto, quei “duelli“ su una ruota nella zona industriale di Biassono, li ha visti fin troppe volte. E li ha segnalati. Di chi "un maggior presidio avrebbe potuto forse contribuire a scongiurare la tragedia". Non era infatti la prima volta che lì in via Friuli si radunavano compagnie di ragazzi in sella a moto e motorini. Qualcuno ha parlato di ritrovi di appassionati di tuning, una pratica assolutamente legittima che consiste nel modificare esteticamente e meccanicamente un veicolo per renderlo più particolare e originale. Ma non ci sono prove di collegamento tra queste attività e i gruppi di giovani che si erano ritrovati domenica.

Il primo a respingere le polemiche è il sindaco Luciano Casiraghi, che esprime amarezza e dispiacere per quanto avvenuto. "Quella zona è un posto invitante per i giovani, perché il sabato e domenica c’è poco traffico, se non nulla, così spesso i ragazzi si trovano lì – spiega Casiraghi –. E sicuramente con l’arrivo del bel tempo aumenteranno. Sabato pomeriggio sono passato io stesso a dare un’occhiata: c’erano una cinquantina di ragazzi. Il fatto che lì si ritrovino compagnie è cosa ben nota: ci sono biassonesi, ma spesso e volentieri sono persone che arrivano da fuori città".

«Visto che sta arrivando la bella stagione avevo già chiesto alla polizia locale di incrementare i controlli – continua il sindaco –, tanto che sabato appunto gli agenti sono intervenuti, hanno spiccato delle multe e hanno anche sequestrato un motorino. Stamattina (ieri, ndr ) ho avuto un incontro con i carabineri e si è deciso che verranno fatti più passaggi con le pattuglie". "Amareggiato sono amareggiato – prosegue –: diverse volte siamo intervenuti con la polizia locale facendo presente che certi comportamenti sono rischiosi, che alcune cose non si possono fare. L’attenzione, da parte sia della polizia locale sia dei carabinieri, c’era e c’è. Ma non è che possono stare lì fissi: quando arrivano sul posto, i gruppi di ragazzi spariscono e dopo poco ritornano. Però non possiamo mica mettere lì in pianta stabile delle pattuglie per evitare che ricompaiano. La vigilanza viene fatta, ma riguarda tutto il territorio". Quello di Casiraghi è prima di tutto un appello ai genitori degli adolescenti, biassonesi e brianzoli, perché facciano di tutto per avere maggiormente sott’occhio i figli.

«Si tratta soprattutto di sensibilizzare i genitori, perché i ragazzi a quell’età non hanno cognizione del pericolo – dice –. Sono padre anch’io e ho avuto le stesse esperienze di tutti i genitori: occorre sapere dove vanno i figli, controllare cosa fanno, specialmente se escono con una moto o con un’auto".